PEZZELLA SENZA PAURA, I FISCHI PER VERETOUT SPIEGANO MOLTO
LAFONT - Quasi del tutto inoperoso nel primo tempo, se non fosse per un provvidenziale intervento d'istinto su una velenosa punizione calciata da Veloso. Poco dopo però cade nei suoi soliti errori coi piedi, facendo infuriare il Franchi. Per il resto, la sua serata scorre quasi sempre serena, 6
MILENKOVIC - Sempre sicuro in se stesso e ruvido negli interventi, sbaglia qualche pallone nel primo tempo. Ma ad inizio ripresa scalda il tifo sradicando la palla dai piedi di Criscito e provando il tiro. Svolge il suo lavoro sufficientemente bene, 6
PEZZELLA - Ha la maschera protettiva, ma da leader vero non sente il dolore. E si capisce quando interviene due volte di fila di testa su Kouamé. La sua personalità quantomeno è un valore aggiunto nella paura che sembra avvolgere i suoi compagni. Leader necessario, 6,5
VITOR HUGO - Nelle ultime uscite è stato rispolverato da Montella. Il brasiliano ripaga la fiducia del suo allenatore disputando una prova molto diligente. In modo quasi sorprendente. Facilitato anche dal nulla genoano, 6
BENASSI - Montella decide di cucirgli addosso un inedito ruolo di esterno destro, tornante a tutta fascia. Nel primo tempo sembra cercare più che altro di adattarsi, e offensivamente crea poco e nulla. Nella ripresa sparisce totalmente dai radar. Inoffensivo ma in parte giustificato dal cambio improvviso, 5,5
EDIMILSON - Nonostante inizialmente ne avesse decantato le doti da regista, Montella stavolta lo inserisce da mezzala. Dopo un avvio in cui almeno lo si vede nel vivo dell'azione, alla lunga distanza sparisce totalmente, 5
GERSON - A Parma da regista non è dispiaciuto al suo tecnico, che dunque lo ripropone nel ruolo. Dopo venti minuti, però, è già ammonito. Rimarrà l'unico episodio degno di menzione della sua partita. Anonimo, non cuce il gioco, 5
VERETOUT - Sembra solamente il lontano parente del giocatore ammirato fino a qualche settimana fa. Si limita a svolgere il compitino, e in alcune circostanze neanche quello. I fischi alla sua uscita dal campo raccontano bene, oltre al mercato, il suo momento recente e la prova di stasera, 5
dal 45'st DABO s.v.
BIRAGHI - Fa la spola continua tra centrocampo e difesa, risultando alternativamente sia il quinto in mezzo che il quarto della linea arretrata. Il risultato è che in zona d'attacco non lo si vede mai, 5,5
MURIEL - Passa qualche secondo sul cronometro e trova subito il modo di rendersi pericoloso, girando al volo un lancio dalla difesa. Risveglia tutti dal torpore con un numero incredibile al 23', ma anche questo senza esiti. Balla sul pallone e anche se crea poco ha almeno il merito di far divertire con qualche bella giocata, 6
CHIESA - La manovra d'attacco è affidata quasi in toto a lui e Muriel. Provano a combinare, ma i bassi ritmi non li facilitano. Prende una dura botta al polpaccio alla mezz'ora ma decide di stringere i denti e rimanere in campo. Vive con l'ombra di Biraschi addosso e gli spazi si restringono. Nella ripresa si nota per una girata e per provarci fino in fondo. Coriaceo e volitivo ma non basta, 6
MONTELLA (RUSSO) - In panchina c'è il vice, la mente è sulle tribune. Squalificata. E sorprende tutti nelle scelte iniziali: non solo non c'è l'acciaccato Mirallas, ma gioca Edimilson e la sua Fiorentina è schierata con un 3-5-2 in cui Benassi è chiamato all'inedito - o quasi - ruolo di esterno destro a tutta fascia. Si percepisce che ha chiesto attenzione ai suoi, dato che non si sbilanciano quasi mai, preferendo limitarsi ad un possesso in acque sicure. La prima frazione scorre quasi tutta tra gli sbadigli. Idem per la seconda, che sembra più una fase di stallo in attesa che qualcosa si sblocchi a San Siro. E così, in effetti, accade. Al Franchi, nel frattempo, non succede davvero niente, e lo spettacolo messo in scena sul rettangolo verde è francamente imbarazzante. Non si può premiare con la sufficienza una partita così. Pur sperando nella nuova stagione e mettendo in archivio la salvezza, non è comunque abbastanza, 5,5