NON È PIÙ IL MAGO DI ORZ, MA MERITA RISPETTO
Sono sinceramente preoccupata per Cesare Prandelli. Sapere che ieri a fine gara ha avuto un malore ed è dovuto rientrare subito a casa mi fa tornare alla mente le sue parole legate alla stanchezza, alla eccessiva tensione che questa panchina gli sta provocando e non posso che rimanere con tanti quesiti irrisolti. Mi dispiace inoltre perché, contro il Milan, la Fiorentina mi è piaciuta per almeno un’ora, mi è piaciuta la reazione dopo il vantaggio di Ibrahimovic che ci ha visto passare sul 2-1 ma, purtroppo, a lungo andare ci siamo persi e il pareggio ci ha messo definitivamente all’angolo portandoci poi all’ennesima sconfitta. Il tormentone relativo alle due vittorie consecutive è rimandato a data da destinarsi, ma mi auguro quanto prima si possa arrivare a quella che pare quasi un’impresa.
Per fortuna che il Cagliari e il Toro hanno perso, ma lo Spezia e il Benevento ci hanno raggiunto in classifica vincendo i relativi incontri. Il Benevento poi ha battuto la Juventus e mi ha procurato una grande gioia, anche se non avrebbe dovuto vista la situazione, non gustata a pieno perché siamo di nuovo costretti a guardarci alle spalle. I punti di vantaggio dalla zona pericolosa sono attualmente sette, ma siamo tornati ad avere un umore non proprio ottimista a causa delle continue disavventure viola. Ieri abbiamo incontrato il Milan, squadra decisamente più forte e seconda in campionato, ma venivano dall’avere giocato giovedì in Europa League e potevamo azzardare qualcosa di più. Purtroppo il parco giocatori, titolari e panchinari, è quello che è e siamo più che coscienti del divario tecnico che si è manifestato tutto nel corso della partita.
Sono dispiaciuta perché nel complesso, stando più attenti, facendo prima dei cambi e cambi giusti, potevamo almeno il pareggio prendercelo e con quello un briciolo di tranquillità in più. Mi fa piacere che abbia segnato Pulgar e sono convinta che, se mi avesse sentito mentre andava a calciare la punizione “figurati, non la mette mai dentro dai calci da fermo”, mi avrebbe fatto poi il gesto dell’ombrello…e me lo sarei meritato! Mi ha fatto piacere anche il gol di Ribery, il primo al Franchi, quello che mi ha illuso che avremmo fatto il colpaccio. In quel momento ho pensato proprio al Mister e mi sono augurata che la vittoria lo tranquillizzasse un po’, e di conseguenza tutti noi, perché ci sono ancora dieci partite da giocare e di tutto abbiamo bisogno tranne che di incomprensioni e mugugni.
Sono infatti già partite le discussioni sull’episodio del suo malessere e mi auguro che appena la squadra tornerà ad allenarsi lui sia presente e riprenda il timone della squadra. Non posso pensare che non avesse capito le difficoltà che la Fiorentina aveva prima di prenderne la guida, non posso pensare che credesse di avere potere magici nonostante un tempo lo chiamassimo il Mago di Orz, non posso nemmeno pensare però che abbia avallato il mercato di gennaio. Ora serve solo rimettersi in sesto, vista la sosta per le nazionali, e serrare i ranghi per l’ultima parte del campionato. L’affetto per Cesare non sarà mai intaccato così come il rispetto che merita e le cattiverie in questo momento sono inaccettabili.
C’è tanta delusione, nonostante una bella parte di gara giocata bene, ma non si può più sostenere una storia come quella attuale, che però si trascina ormai da anni. Spero che tutto questo tribolare sia di insegnamento alla società perché i tifosi si che sono veramente stanchi.
La Signora in viola