MANDRAGORA STUDIA DA PLAY: FULL IMMERSION NEL “METODO ITALIANO”
Impiego part-time per la Fiorentina oggi a Moena: nel decimo giorno di ritiro la squadra ha svolto solo una sessione. Sull’allenamento di stamani si sono quindi concentrate tutte le attenzioni di giornalisti e tifosi ed in tal senso l’occhio dei presenti si è spostato sulla partitella a campo ridotto (con le porte posizionate sulle due linee laterali) e soprattutto sull’impiego speciale di Rolando Mandragora.
Il neo acquisto è stato utilizzato come jolly da entrambe le squadre: unico con la casacca blu, Mandragora era al centro di tutte le manovre d’attacco, cambiando squadra a seconda di quale delle due avesse il possesso. L’imperativo di Vincenzo Italiano era reso visivamente esplicito anche dalla differenza cromatica: tutti i palloni devono passare da Mandragora.
Un esercizio specifico voluto dal mister viola che testimonia la volontà di accelerare l’inserimento in rosa del classe ’97 ed il desiderio di renderlo centrale nel progetto tattico della prossima stagione. Il fulcro di gran parte dell’allenamento di oggi è stato quindi Mandragora, provato allo stesso tempo in due centrocampi a tre, sempre da vertice basso.
Un ruolo, quello di play con due mezz’ali ai fianchi, che l’ex Torino non ha rivestito spesso: nella scorsa stagione (salvo il periodo in cui è stato fuori per infortunio), Juric lo ha schierato sempre come interno in un centrocampo a due (spesso insieme a Pobega), mentre precedentemente Nicola lo utilizzava prevalentemente come mezz’ala, come fatto anche all’Udinese. La full immersion proposta da Italiano è servita appunto per questo, far prendere col centrocampista confidenza con la sua nuova posizione, e la risposta del campo (in allenamento e negli impegni amichevoli finora vista) è sembrata ottima. Mandragora studia da play da Italiano quindi, un docente illustre per il ruolo.