FRANCK, L'IMPRESCINDIBILE

L'assenza di Franck Ribery contro l'Inter ha pesato enormemente in casa Fiorentina, forse anche più di quanto fosse lecito attendersi. A mancare non sono stati tanto i gol o gli assist del francese, ma proprio la sensazione di pericolosità che questa squadra dà con lui in campo che è totalmente diversa da quella fornita quando lui esce dal rettangolo di gioco. Il numero 7 gigliato, oltre ad essere un grandissimo accentratore di gioco, solo con il proprio nome scritto sulla maglietta incute timore agli avversari e suscita nei compagni quella voglia e quello stimolo in più per rendere al 100%. A lungo criticato per la mancanza di incisività vicino alla porta, contro il Torino era tornato anche a segnare dopo molto tempo, ma, proprio sul più bello, è arrivato questo lieve infortunio che gli ha impedito di giocare venerdì scorso.
Inutile continuare a ripetere quanto la Fiorentina abbia bisogno del miglior Ribery per riuscire a tirarsi fuori dalle zone calde della classifica. Il leader tecnico, ma anche carismatico dello spogliatoio probabilmente sarà titolare a Marassi e dovrà necessariamente essere decisivo come contro i granata perché i viola hanno davanti tre sfide di importanza capitale per il loro futuro. Ranieri in conferenza stampa ha ammesso che la gara sarà totalmente differente da quella vista all'andata proprio perché tra gli ospiti figurerà il fuoriclasse ex Bayern Monaco, capace di cambiare le sorti di un match con una giocata e di accrescere l'inventiva di un reparto che fa dannatamente fatica quando privo di lui. E' un po' come se Ribery fosse il faro che illumina anche tutti gli altri senza il quale splendere diventa difficile. Domenica, una volta di più, Prandelli avrebbe bisogno di lui.
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