ESAME SCOZZESE
Quasi 150 anni di tradizioni raccolte in un nome che contiene la storia della città di Edimburgo, l’Heart of Midlothian non sarà una big del calcio europeo ma domani sera rappresenterà comunque un altro banco di prova impegnativo per la Fiorentina in Europa. Anche se in campionato gli scozzesi sono reduci dallo 0-4 rimediato dai Rangers i due punti in più nel girone impongono agli uomini di Italiano di tentare il sorpasso, almeno per sperare di continuare il cammino in Conference con meno patemi d’animo.
Eppure per i viola la serata di Edimburgo non sarà uno scherzo, in uno stadio dal tipico fascino anglosassone e dove è atteso il pienone di tifosi locali. D’altronde se solo pochi anni fa i “Maroons” erano finiti in seconda divisione l’immediata promozione e il successivo terzo posto hanno riaperto le porte del vecchio continente, dunque da queste parti un po’ tutti non vedono l’ora di vivere una nuova serata europea.
Di certo per Italiano le migliori notizie arrivano dai rientri, su tutti quello di Milenkovic, e in attesa di maggiori sicurezze su Nico Gonzalez (che potrebbe comunque tornare titolare) il ritorno in gruppo di Dodò segna un’altra tappa importante nel recupero di forze fresche. Anche perchè, ambiente a parte, se la difesa scozzese sembra poter prestare il fianco alle ripartenze della Fiorentina in attacco l’Heart andrà contenuto adeguatamente, senza le amnesie difensive viste a Bergamo e soprattutto con ben altro piglio mostrato in quel di Istanbul al cospetto del Basaksehir.