DOMINIO AL MARADONA, UNA VIOLA DA SOGNO

09.10.2023 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
DOMINIO AL MARADONA, UNA VIOLA DA SOGNO

Il mio stato d’animo è andato di pari passo con Italiano o meglio con le immagini che la tv ci ha fatto vedere del nostro Mister alla fine del primo tempo, dove aveva le mani nei capelli che non ha per il pasticcio di Parisi ed il conseguente pareggio di Osimhen, ed i suoi salti e abbracci di festeggiamento al fischio finale. Mamma mia che bella partita che ha fatto la Fiorentina, e la sosta ci farà gongolare di questo piacevole momento nei giorni a venire. Quando si va a giocare con certi avversari, in certi stadi, parto sempre con molte paure che però sono state del tutto spazzate via da come la nostra squadra ha giocato e gestito la gara del Maradona, partendo pure con Nico Gonzalez in panchina ma aprendo subito le danze andando in gol al settimo minuto con Brekalo.

Considerato che giocavamo contro i campioni d’Italia mi sono detta “troppo presto, ci riprenderanno di sicuro”, e mi scuso per averlo pensato ma la Viola è troppo spesso imprevedibile e pazzoide quindi l’ansia la devi mettere sempre in conto. Non avevo messo invece in conto che Parisi facesse quella “bischerata” proprio allo scadere della prima parte della gara e confesso che se l’avesse fatta Biraghi avrei benedetto tutto l’arco costituzionale dei santi. Al piccolino di sinistra, quello di destra è Kayode, ho scusato l’ingenuità vista la giovane età, visto che comunque aveva ed ha giocato bene a parte quella amnesia, visto inoltre che ha fatto un assist prezioso per il terzo gol di Nico o forse solo perché quando si vince si dimentica tutto il resto. Sono inoltre convinta che Parisi e Kayode (piccole sbavature a parte) debbano essere i nostri terzini titolari per quello che hanno fatto vedere in campo, per l’impegno e il carattere che mostrano.

Se ho accennato ai piccolini della squadra, mi verrebbe da fare una standing ovation per il vecchietto del gruppo, un 34enne fresco di convocazione in Nazionale e che anche a Napoli ha giocato come lui sa fare, propiziando le azioni da rete e mettendo a segno il secondo gol che ha dato il vantaggio ai viola. Posso dire che non sono così felice che Bonaventura vada con Spalletti? Sapete che amo solo il colore viola e visto che Jack ha i suoi anni non vorrei che si stancasse o, peggio ancora, si acciaccasse con l’Italia. Tocco ferro e gioisco comunque per gli attestati di merito che arrivano al nostro centrocampista.

Devo dire che il Napoli mi è parso molto spento e poco incisivo, il gol del momentaneo pareggio lo hanno ottenuto su rigore e Terracciano ha fatto un paio di belle parate, ma mi sono sembrati un po’ tristi, se così si può dire. L’entusiasmo dello scorso campionato è diminuito così come lo spessore delle prestazioni ma è sempre una rosa più che titolata quella che abbiamo battuto e che ci siamo messi alle spalle. Sì perché adesso siamo terzi in classifica con la Juventus a 17 punti e ci coccoleremo questa piacevole posizione per un paio di settimane, ma mi auguro anche in seguito.

Terremo sul volto un sorriso smagliante, andremo al lavoro tronfi di quanto abbiamo visto ieri sera, parleremo con gli amici con un umore sollevato per avere visto la nostra squadra dare spettacolo su un palcoscenico importante. Usa dire “se è un sogno, non svegliatemi” ma spero che quanto visto possa essere la realtà, il prototipo della Fiorentina che vorremmo, sicuramente con un centravanti in più, ma che ci renda orgogliosi di lei. Dare lezioni di calcio al Maradona è stata una splendida impresa di Italiano e dei suoi ragazzi, dominare i campioni d’Italia una grande soddisfazione.

La Signora in viola