COMMISSO, La lettera ai dipendenti: "Ieri un regalo"

23.12.2020 10:56 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Giannattasio
COMMISSO, La lettera ai dipendenti: "Ieri un regalo"
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Di seguito la lettera che il patron della Fiorentina, Rocco Commisso, ha voluto inviare ai propri dipendenti nei giorni che precedono le festività natalizie:

"Cara Famiglia Viola,
 
il momento delle Feste è vicino, mi auguro di cuore che ci sia per tutti la possibilità di abbracciare i propri cari e passare qualche giorno in famiglia.
 
È stato un anno davvero difficile, sotto molti punti di vista. Anche qui alla Fiorentina abbiamo avuto oltre 40 persone che hanno contratto questo orribile virus e fortunatamente siamo stati protetti e fino a oggi nessuno ha avuto seri problemi di salute.
Anche per questo motivo abbiamo destinato il nostro regalo di Natale a coloro che si stanno battendo per riportare in noi salute e libertà e sono convinto che questa scelta di affiancare la Fondazione Meyer nella ricerca, vi troverà tutti orgogliosi e d’accordo.
 
Un altro regalo bellissimo è arrivato ieri sera, con una vittoria storica a Torino contro la Juventus, dopo mesi di critiche smisurate e di commenti fortemente negativi, la migliore risposta è stata data dai ragazzi di Prandelli sul campo, con una prestazione che ci lascia ben sperare per il futuro.
 
Nonostante le difficoltà ho sempre visto però in voi grande affetto, non mi avete mai fatto mancare la vostra vicinanza ed il vostro sostegno anche quando, forzatamente, sono dovuto rimanere lontano da voi per molto tempo. 
 
Vi ringrazio di cuore per il vostro lavoro, per la vostra passione ed il vostro attaccamento ai colori viola. 
 
Come ho sempre detto, voi prendetevi cura di me ed io mi prenderò cura di voi, fino ad ora è sempre stato così e spero che possa continuare. 
 
Io e la mia famiglia auguriamo a tutti voi ed alle vostre famiglie un Sereno Natale ed un Felice Anno Nuovo sperando che il 2021 ci possa regalare serenità e gioia".
 
Rocco B. Commisso