CECCHINO PEDRO, MA IL FLAMENGO NON L'HA ANCORA RISCATTATO: LA SITUAZIONE
Chissà cosa penserà Daniele Pradè ogni qual volta, dall’altra parte del mondo, il nome di Pedro finisce sistematicamente sul tabellino dei marcatori. Con tutta probabilità ci deve aver fatto il callo visto che, oltre a non perdersi mai una partita dell’attaccante del Flamengo in tv, il ds ha certificato quella che era la sua previsione quando a gennaio, a malincuore, lo ha rispedito in Brasile. E cioè che l’attaccante, dopo un inizio diesel in rossonero, si è di nuovo trasformato in un autentico cecchino dell’area di rigore. E lo è diventato riallacciando il nastro da dove, di fatto, lo aveva interrotto prima di passare poco più di un anno fa alla corte della Fiorentina. I numeri del numero 9, prossimo alla convocazione in Nazionale maggiore, parlano chiaro: dal suo ritorno in Brasile ad oggi, Pedro ha collezionato 23 presenze con i campioni di Sud America, segnando la bellezza di 13 gol, con una media di una rete ogni 85’ giocati.
Un ruolino di marcia clamoroso, migliore perfino di quello che il classe ’97 aveva messo insieme al Fluminense, quando si presentò a Firenze con un biglietto da visita che recitava un gol ogni 174’ in campo. A rimpinguare il bottino con il club di Rio (del quale, peraltro, Pedro è sempre stato un grande tifoso) ci ha pensato la doppietta messa a segno questa notte contro il Goiás, che ha permesso a Pedro di toccare quota 8 reti in campionato dopo soli 11 turni (e in due gare è rimasto 90’ in panchina…) e di siglare, soprattutto, la sua terza doppietta da inizio stagione. A conti fatti, con il gol dell’1-1 e la rete della vittoria messa a segno al 97’, Pedro ha certificato la sua incredibile vena realizzativa, essendo andato a segno per la sesta volta nelle ultime sette gare giocate (oltre alle ultime cinque di campionato, vanno considerate le due di Copa Libertadores tra fine settembre e inizio ottobre).
Ma qual è la situazione contrattuale che lega ancora Pedro alla Fiorentina? Formalmente, l’attaccante è in prestito con diritto di riscatto al Flamengo, un tipo di formula che si trasformerà in obbligo qualora da parte del giocatore entro gennaio (quando scadrà l’accordo) fossero raggiunti determinati obiettivi, che ancora non sono stati centrati. Niente però lascia pensare, al momento, che la (ricchissima) società rossonera scelga di non riscattare il centravanti, che non ha intenzione di tornare per ora in Europa dopo la triste parentesi in viola, condizionata pronti-via da un infortunio che si trascinava da tempo, dalla poca confidenza con il nuovo calcio e della scarsa fiducia che prima Montella e poi Iachini gli hanno dato. La Fiorentina, dunque, resta in attesa di capire cosa deciderà di fare il Flamengo ma ad oggi non sembra ci siano i margini perché a gennaio Pedro faccia dietrofront e si ripresenti ai campini (anche perché i viola vogliono continuare a puntare su Kouame, Vlahovic e Cutrone). In attesa del riscatto, tuttavia, la cassa di Commisso non è certo rimasta vuota: ad ogni presenza di Pedro e obiettivo raggiunto dalla squadra rossonera, alla Fiorentina spetta infatti un gettone, oltre alla possibilità - in futuro - di riacquistare il giocatore se, al momento di una rivendita, i viola dovessero pareggiare l'offerta della società interessata a Pedro.