CAOS E TENSIONE IN LEGA, PERCHÉ LA FIORENTINA HA ABBANDONATO L'ASSEMBLEA
Tensione in Lega Serie A. Quest'oggi doveva andare in scena la consueta assemblea tra tutti i rappresentanti dei rispettivi club e sul tavolo c'erano principalmente tre cose: l'elezione di un consigliere, le varie possibili riforme dei campionati e infine gli adempimenti fiscali in merito a forme di aiuto richieste al governo. Però ben sette squadre hanno abbandonato l’assemblea ancora prima dell’inizio. Una Serie A che, almeno ai vertici, sembra essere sempre più divisa.
Dopo essersi presentati inizialmente nella sede della Lega, i dirigenti di Napoli, Roma, Juventus, Inter, Milan, Fiorentina e Monza hanno lasciato la riunione in Via Rosellini. Secondo quanto riportato anche da Calcio e Finanza dopo 45 minuti di attesa e di dibattito diverse tra le sette società hanno scelto di abbandonare la sede della Lega Serie A più infastidite dall’ennesima perdita di tempo che per un reale appoggio alle parole di De Laurentiis, che avrebbero scatenato la disputa.
In pratica il polverone si sarebbe alzato sull'elezione del nuovo consigliere, al posto del presidente Giulini, retrocesso in B con il Cagliari e quindi decaduto il 30 giugno. In corsa c'era il nome di Rebecca Corsi, vicepresidente dell'Empoli e figlia dello storico presidente. Secondo quanto raccolto da FirenzeViola, questo è stato uno dei motivi per cui alcuni club, tra cui la Fiorentina, sulla scia di pensiero di Aurelio De Laurentiis, hanno poi abbandonato l'assemblea. Il presidente del Napoli e le altre società avrebbero contestato questo inserimento poiché la richiesta sarebbe quella di avere maggiore collegialità all'interno della Lega. Alla fine i rappresentanti delle squadre che hanno preso parte alla riunione, a detta del presidente Casini, hanno votato scegliendo di rinviare l'elezione del consigliere ad una prossima assemblea da convocare prima del 5 dicembre.
Quindi tutto rimandato, ma ennesime frizioni e tensione alta a palazzo. Alla base ci sarebbe in particolare la divisione del potere in Lega, con De Laurentiis che vorrebbe un consiglio più ampio con 8/9 club presenti rispetto agli attuali quattro. Il possibile motivo per cui non è stata gradita e appoggiata la candidatura di Rebecca Corsi potrebbe spiegarsi con l'entrata in società da parte di Luca Lotti, diventato qualche settimana fa consulente dell'Empoli, e che, a giudizio dei contestatori in Lega, quando era Ministro dello Sport, non avrebbe portato significativi miglioramenti al calcio italiano.