BIRAGHI, DAL DOLORE DELLA COPPA (PIÙ CHE DELLA FERITA) AL PREMIO DEL CALCIO STORICO

08.06.2023 19:30 di  Luciana Magistrato   vedi letture
BIRAGHI, DAL DOLORE DELLA COPPA (PIÙ CHE DELLA FERITA) AL PREMIO DEL CALCIO STORICO
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In campo con la bandiera sulle spalle e la fascia in mano dei quartieri del calcio storico: l'amore di Cristiano Biraghi per Firenze e per le sue tradizioni e lo spirito di combattente messo in luce anche ieri sono innegabili ed è per questo che Magnifico Messere della prima semifinale di questa edizione di calcio storico, sabato, non poteva che essere lui che nella scorsa edizione ha guardato un match da semplice spettatore. La scelta di un viola era nell'aria per la stagione emozionante e bellissima, anche se non coronata da un trofeo, fatta dalla Fiorentina ma dopo l'episodio di ieri sera il presidente Pierguidi non ha avuto dubbi ed anche il sindaco aveva già avallato l'idea.

Oggi questa scelta per Biraghi sono la consolazione e un bel riconoscimento dopo le due finali perse. Per il capitano la gara di ieri è stata un grande dolore che fa passare in secondo piano anche la ferita alla testa causata da una sigaretta elettronica incredibilmente lanciata dai tifosi inglesi. Per molti doveva lasciarsi cadere, fare le sceneggiate come Dida contro il Celtic appena sfiorato da un tifoso entrato in campo o farsi medicare comunque come accadde con Alemao del Napoli colpito da una monetina da 100 lire o come il portiere Rigamonti che costò un 2-0 a tavolino alla Fiorentina per un bullone tirato dai tifosi. Casi ormai lontani e gravi ma otto punti in testa avrebbero giustificato la sostituzione del giocatore. 

Ma Biraghi non ha voluto speculare ed anzi ha voluto dare un segnale alla squadra, da capitano che non si tira indietro e che resta in campo con la testa fasciata, simbolo anche di correttezza sportiva e spirito combattivo, da vero calciante. Biraghi non solo è rimasto in campo ma nel finale ha parlato ai compagni nello spogliatoio ringraziandoli per questo percorso insieme, trasmettendo orgoglio da capitano vero. "Biraghi ha voluto esprimere bellissime parole verso tutto il gruppo, abbiamo condiviso tanti bei momenti che sono quelli poi che fanno crescere" ha raccontato Saponara. Solo dopo le interviste si è fatto ricucire la ferita (otto punti) e si è tenuto il dolore dentro. Un dolore oggi ancora più forte, anche se gli fa più male la finale persa appunto. D'altronde Biraghi è anche questo e di sicuro fare il Magnifico Messere lo inorgoglisce ancora di più.