ATTACCO, Palleggio anche all'Allianz. Allegri ripartiva
I dati ufficiali su Fiorentina-Juventus certificano quella che già di per sé era un'impressione visiva piuttosto forte: osservandola dal lato della costruzione offensiva, è stata la squadra di Italiano a condurre maggiormente i ritmi della partita e a tenere di più il pallino del gioco. Se il semplice dato sul possesso sorride ai bianconeri (51-49% ma ci sono appena 54 secondi di differenza nel tempo effettivo) soprattutto per il finale di simil-assedio con i viola in inferiorità numerica, altre statistiche mostrano come la Fiorentina abbia costruito e manovrato, cercando con pazienza i varchi in attacco, mentre la Juventus di Allegri si sia limitata soprattutto a ripartire provando a colpire in contropiede la linea alta.
Il dato principale riguarda infatti il tipo di costruzione offensiva e la velocità cui essa è stata condotta. La Fiorentina in questo senso ha avuto un approccio ben più rivolto alla manovra ragionata che al contropiede e lo testimonia lo sbilanciamento tra la percentuale che l'indice di pericolosità di Lega Serie A offre tra le azioni manovrate viola (più del 61%) e quelle in transizione (appena un 50%), a differenza del dato juventino che mostra un approccio più equilibrato della Signora nel complesso (meno del 59% in manovra e 55% in ripartenza) ma anche qui basta allargare l'orizzonte per capire quanto l'ultimo quarto d'ora di uomo in meno influenzi.
Osservando la velocità del pallone, infatti, si trovano altre risposte. Quello giocato dalla Juventus correva quasi due chilometri orari più forte rispetto a quello viola (35,7 km/h a 33,9) e anche il passo dei giocatori con la sfera tra i piedi parla chiaro. La Fiorentina che la gestiva, assieme ai ritmi della gara per buona parte di essa, ha viaggiato a 11,9 km/h, la Juventus che ripartiva a 12,5.