A VOLTE RITORNANO: DAL PEK E BORJA FINO A ROLLY E PRAET. QUANTI PALLINI PER PRADÈ
Se è vero che anche nel calcio certi amori non finiscono ma fanno dei giri immensi e poi ritornano, lo stesso si può dire anche per le recenti mosse estive del mercato della Fiorentina. Che oltre a tornare su alcuni obiettivi sondati già un anno fa (Jovic, ad esempio, ma allora non c’erano le condizioni per portare a termine la trattativa), sembra propensa a battere di nuovo quelle strade che già in passato il ds Pradè ha sfruttato in più parentesi della sua carriera: da Roma a Firenze, passando per Genova e Udinese. Il riferimento delle ultime ore va a due nomi accostati ai viola in questa finestra estiva: Mandragora (vecchio pallino del direttore sportivo fin dai tempi della sua esperienza in Friuli nel 2018) ma anche Praet, giocatore che Pradè ha avuto alle sue dipendenze alla Sampdoria dal 2016.
Un modus operandi, dunque, molto ben consolidato (quello di tornare sui propri passi) che già in passato, più o meno recente, alla Fiorentina il dirigente romano ha scelto di mettere in pratica, con risultati - giusto sottolinearlo - molto alterni. Nell’era Commisso, ad esempio, non c’è stata sessione estiva nel corso della quale Pradè non abbia riportato in viola alcuni tra i suoi vecchi pupilli: nel 2019 è toccato a Badelj (già avuto a Firenze dal 2015) mentre più di recente è stato il turno di Borja Valero (2020) e Rosati (2021), già in viola nel magnifico triennio di Montella, per non parlare del corteggiassimo Torreira (portato alla Samp nel 2016 da Pradè) e di Nastasic, che però ha giocato nella Viola dell’ex ds giallorosso solo per un paio di partite all’inizio della stagione 2012/13 (fu poi venduto a fine agosto per Savic più 16 milioni di euro).
Ma anche nei primi anni della sua “prima Repubblica” fiorentina Pradè ha spesso guardato al suo passato per fare mercato: nel 2012 infatti, primo anno in assoluto in riva all’Arno del direttore sportivo, arrivarono a Firenze ben quattro suoi ex giocatori avuti (in periodi diversi) ai tempi della Roma: Pizarro (2006), Aquilani (che ha esordito in A nel 2002 dopo un decennio di vivaio a Trigoria ed è stato paradossalmente “ricomprato” una terza volta nel 2019 ma in qualità di allenatore dell’Under-18 viola), Lupatelli (campione d’Italia con Capello nel 2001) e Luca Toni, in giallorosso nel 2010. Ma anche Leandro Rosi, altro prodotto del settore giovanile capitolino, dopo l’esordio in A con Pradè nel 2004 ha giocato per sei mesi in viola dal 2015. Verrebbe dunque da dire che davvero il lupo (o la Lupa) perde il pelo, ma non il vizio.
I “ritorni del cuore” di Daniele Pradè
Cristiano Lupatelli (Roma 2001 > Fiorentina 2012)
Alberto Aquilani (Roma 2002 > Fiorentina 2012 > Fiorentina 2019, da allenatore)
David Pizarro (Roma 2006 > Fiorentina 2012)
Luca Toni (Roma 2010 > Fiorentina 2012)
Leandro Rosi (Roma 2004 > Fiorentina 2015)
Milan Badelj (Fiorentina 2014 > Fiorentina 2019)
Borja Valero (Fiorentina 2012 > Fiorentina 2020)
Antonio Rosati (Fiorentina 2013 > Fiorentina 2021)
Matija Nastasic (Fiorentina 2012 > Fiorentina 2021)
Lucas Torreira (Sampdoria 2016 > Fiorentina 2021)
Dennis Praet (Sampdoria 2016 > Fiorentina 2022?)
Rolando Mandragora (Udinese 2018 > Fiorentina 2022?)