SARRI, Si presenta:"Non sento dualismo con Mou"
Maurizio Sarri, presentato qualche minuto fa durante la sua prima conferenza stampa da allenatore della Lazio, ha parlato di obiettivi e stimoli di questa nuova avventura in biancoceleste. L'allenatore toscano, accostato nell'ultimo periodo anche alla panchina della Fiorentina, ha parlato anche dell'atteso derby con la Roma di Mourinho: "Questo grande dualismo tra me e Mourinho non riesco a vederlo. L'ho conosciuto, è un bel personaggio, mi rimane simpatico. Poi ha vinto più di me, anche se non vuol dire nulla. Nel derby faremo di tutto per venire a capo della partita. Non mi vengono citazioni, come ho già detto ai ragazzi vorrei vedere una squadra che ha un grande spirito di sacrificio nella settimana per festeggiare la domenica. Voglio un gruppo che abbia voglia di dominare la partita. Sono qui per due motivi. Il primo è personale, perché ho intravisto nella Lazio la possibilità di tirare fuori le mie caratteristiche migliori. Il secondo è tecnico: anche se ci manca qualcosa nella rosa per fare quello che piace a me, in questa squadra vedo i presupposti giusti per fare bene".
La Lazio è più adatta a lei rispetto alla Juventus?
"Sono entità astratte, le società sono fatte di persone. Ritengo che le persone che sono qui, in questo momento, siano adatte a me. Vedremo se sarà una valutazione giusta, non sarà un percorso facile e breve. All'inizio ho fatto sempre fatica con le squadre nuove, è inevitabile quando hai idee chiare di un tipo di calcio. Il primo obiettivo è divertirsi e deve cominciare a farlo l'allenatore, che poi riesce a trasmetterlo allo spogliatoio. A differenza dei luoghi comuni, non concepisco chi dice che per vincere bisogna giocare bene".
Avrà difficoltà nel rapporto con il presidente Lotito?
"Speriamo di no, è anche abbastanza grosso, avrei difficoltà a tenerlo. Penso di avere un buon rapporto, vengo da esperienze non facili con alcuni presidenti".
C'è qualcosa nella storia della Lazio che l'ha colpita?
"Si può parlare di mille situazione che rimangono nella mente. Quella che ho più cara è la storia di Maestrelli, è un personaggio straordinario, ho conosciuto anche i famigliari".