ITALIANO, Serve concretizzare di più. Nel finale...
Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Mediaset dopo la sconfitta per 1-0 contro la Juventus al Franchi. Di seguito le sue dichiarazioni:
Che cosa è mancato stasera?
"Continuiamo purtroppo a non essere lucidi nei minuti finali di alcune partite e se non si riescono a sbloccare, ad indirizzare poi le perdiamo come contro il Sassuolo e oggi. Non so però cosa rimproverare alla squadra che ha fatto 22 tiri in porta, ha concesso poco, ma dobbiamo crescere. Questo è il primo anno in cui abbiamo iniziato un lavoro e lo abbiamo fatto bene. Purtroppo non si riesce a mettere la ciliegina, ma stiamo proseguendo bene. Andremo a giocarcela nel secondo round".
C'è comunque il ritorno.
"Dispiace per stasera, era importante non prendere gol e prenderlo così fa male. Abbiamo altri 90 minuti dove cercheremo di riproporre lo spirito e l'atteggiamento di stasera, creando quello che abbiamo creato oggi".
Potete comunque qualificarvi se giocate così.
"Il problema è che quando lavori tantissimo per creare cerchi subito di indirizzare le partite, sbloccarle, portarle dalla tua parte e gestire l'atteggiamento del tuo avversario che può cambiare. Ovvio che le tieni in piedi, le tieni vive, ma poi la Juve è sempre la Juve e al primo errore ti castiga, ma la prestazione è quella che cercavamo. Anche con lo 0-0 dovevamo fare un gol, alcune situazioni le avremmo dovute ricercare, cambia solo risultato, ma avremmo dovuto fare la prestazione comunque e tra un mese ci proveremo, cercando di cambiare il risultato".
Ikoné è un po' poco cinico.
"E' un piccolo problema che abbiamo dall'inizio dell'anno. I nostri esterni lavorano, creano, si sacrificano, ma devono essere più velenosi, concreti, e pretendere molto di più da se stessi. E' un peccato vanificare il lavoro che fanno. Ikone sta crescendo, l'avevo detto che serviva un po' di pazienza, e un po' di tempo per metterlo a regime. Ha fatto due ottime prestazioni, ma poteva fare 2 gol sabato e 2 oggi ed è a 0. Cercheremo di fargli capire che far gol è molto importante".
Lei è più arrabbiato per le occasioni mancate o per la gestione del finale?
"10 minuti dove è chiaro che noi spingiamo al massimo, cerchiamo di vincere, loro possono creare qualche situazione, qualche ripartenza, qualche break in mezzo al campo. Hanno fatto questo, alla fine dovevamo essere più attenti e sveglii, percepire il pericolo e stare attenti. Non lo abbiamo fatto e puntualmente siamo stati castigati eccessivamente perché tutto poteva accadere oggi, ma non perdere. Sono arrabbiato anche perché non concretizziamo la mole di gioco e le palle gol che dovrebbero fruttare. Il nostro lavoro deve essere portare più attenzione, abnegazione e certe partite vanno vinte".
Cosa pensa dei suoi difensori?
"I miei difensori sono stati bravi perché la Juventus, a parte Dusan, è forte. C'era Kean, è entrato Morata che aveva riposato... Con Dusan avevamo un bel rapporto, è cresciuto tantissimo, continuerà a farlo, gli auguro il meglio".