LA CONFERMA DI SOUSA È IMPORTANTE. DELLA VALLE: VERTICE NELLE MARCHE. PRADÈ STA LAVORANDO AL FUTURO. CAMPINI: NUOVO INTERVENTO. PASQUAL: UN ERRORE PERDERLO

09.05.2016 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
LA CONFERMA DI SOUSA È IMPORTANTE. DELLA VALLE: VERTICE NELLE MARCHE. PRADÈ STA LAVORANDO AL FUTURO. CAMPINI: NUOVO INTERVENTO. PASQUAL: UN ERRORE PERDERLO
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© foto di Federico De Luca

Quando il mare è in tempesta, un natante deve ripare nel primo porto sicuro. Per poi riprendere la navigazione. La notizia di Sousa serve proprio a questo, rappresenta un punto fermo. La Fiorentina riparte da lì, in attesa di sistemare tutto il resto. Il tecnico portoghese ha commesso alcuni errori, ma le cose fatte bene sono state di più. La Fiorentina ha espresso un impianto di gioco, almeno per una parte della stagione, davvero interessante. Sousa ha mostrato di avere qualità e di aver bisogno anche di perfezionarle in un campionato non più bello come un tempo, ma certamente difficile sul piano tattico. Sousa si è impegnato per provare a migliorare certi aspetti: non ultima la sua indicazione per dare un nuovo tocco ai Campini. Se tutto sarà a posto, durante l'estate il centro sportivo tornerà ad avere due campi da gioco, stavolta con misure regolamentari. Un altro segnale di come lui sia coinvolto nella crescita anche dei particolari del lavoro quotidiano. 

Il portoghese ha anche annunciato durante la conferenza stampa di avere un unico referente: il presidente esecutivo Mario Cognigni. Il manager più vicino ai Della Valle si risistema a capo della piramide dirigenziale, senza in realtà averla mai lasciata.... Di di sicuro in questa stagione Cognigni è stato più lontano da Firenze, ma solo fisicamente. E' sempre stato lui il riferimento ed è curioso francamente sentire che lui torni in sella dopo non essere mai stato disarcionato. Il "gattopardismo viola" si manifesta anche attraverso queste dinamiche. 

La differenza, semmai, si potrà trovare nella filiera dei dirigenti: per adesso le ventilate rivoluzioni societarie non paiono trovare conferme. Se il direttore generale Rogg si occuperà più di scrivania (come si dice in gergo) che di campo, vorrà dire che continuerà a lavorare per la Fiorentina. E Pradè potrebbe restare davvero, come per altro da dentro la società viola hanno spesso confermato in questi mesi. Il diesse romano da tempo ha preparato la pianificazione del mercato insieme ai vertici del club. Perché fare tutto questo per poi mandarlo via? Detto che nel calcio abbiamo visto anche di peggio, ci pare singolare immaginare una rottura. Anche se il nome di Corvino continua a volteggiare sulla Fiorentina, ma anche questa vicenda è più complessa di quello che si possa immaginare. Da capire, poi, il destino dei collaboratori "tecnici" Angeloni e Pereira. 

Il dato certo è che saranno i Della Valle a decidere in questi giorni: è previsto un summit nelle Marche. I fratelli Tod's esamineranno i più e i meno e prenderanno la loro decisione sullo scheletro dirigenziale. Sarebbe opportuno che rendessero più snella possibile la struttura: presidente e direttore sportivo sono più che sufficienti, visto che il diggi segue altre pratiche. 
Chiudiamo con i segnali che ha mandato la Fiesole: i tifosi amano la maglia al di là di tutto, spiegano bene che sarebbe opportuno per la società viola tornare ad investire sulle emozioni. Senza sentimento non ci può essere pallone. Infine Pasqual: è stato un gran calciatore, uomo vero, modello di professionista. Ci dispiace che il club viola non abbia trovato una modalità per tenerlo ancora: uno come lui, nello spogliatoio, avrebbe fatto tanto comodo. Una cinghia di trasmissione tra passato e futuro. Garante di un presente da costruire. Un volano di senso di appartenenza. Peccato. Un'occasione persa, non da Pasqual, ma dalla Fiorentina.