IN ARRIVO L'URUGUAGIO BRIAN RODRIGUEZ. UN'ALTRA SCOMMESSA DEL MERCATO VIOLA. VARGAS RESTA COMUNQUE NEL RADAR. INSISTIAMO, SERVIREBBE ANCHE UN CENTRAVANTI

22.01.2024 09:23 di  Mario Tenerani   vedi letture
IN ARRIVO L'URUGUAGIO BRIAN RODRIGUEZ.  UN'ALTRA SCOMMESSA DEL MERCATO VIOLA. VARGAS RESTA COMUNQUE NEL RADAR. INSISTIAMO, SERVIREBBE ANCHE UN CENTRAVANTI
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I rimpianti per aver buttato via la semifinale di Supercoppa rimangono, ma il mercato entra nella fase finale prima della chiusura ed è troppo importante. Il club viola ha ancora una decina di giorni a disposizione per strappare un sorriso a Italiano che in tempi non sospetti, con toni bassi, aveva lasciato intuire di aspettarsi qualcosa, un esterno per la precisione. Possibilmente senza periodi di ambientamento. Come Faraoni, così ci capiamo. Non un fenomeno, ma un elemento affidabile, di provata esperienza e indigeno, nel senso di cittadino della serie A. Per non ripetere errori tipo Kokorin o Ikonè arrivati a gennaio e apparsi subito spaesati. Ma mentre per il russo si era intuito che la carriera vera fosse stata già spesa, il transalpino sbarcò con le fanfare, ma purtroppo ancora oggi sembra avulso dal contesto del calcio italiano. 

Dopo Faraoni, mossa azzeccata, la Fiorentina sembra orientata a ricadere nell'errore del passato: in arrivo ci sarebbe il 24enne Brian Rodriguez, uruguagio del CF America, campionato messicano, piede destro (almeno quello), fermo però da mesi, esattamente dal 29 ottobre. Non sarebbe la prima volta che la Fiorentina preleva un calciatore bloccato ai box. Un anno fa arrivò Brekalo che non scendeva in campo da settembre. Nella notte tra sabato e domenica Rodriguez ha riassaporato il gusto della partita per 120 secondi, subentrando nel finale nella gara che la sua squadra ha vinto 2-0 contro il Queretaro. Nelle Celeste ha giocato 21 volte segnando 4 gol. Niente da dire sul piano tecnico, si tratta di un buon giocatore, ma dalla carriera non eccezionale e soprattutto reduce da un infortunio al ginocchio, seppur non grave. In passato ha vissuto la serie  B in Spagna nell'Almeria ed è passato anche da Los Angeles, in un campionato da cortile. E anche il torneo messicano non è formidabile. Però Rodriguez ha un grande pregio, costa poco: con 7 milioni lo porti a casa, dettaglio non trascurabile. Può aiutare Italiano? Perché mettere limiti alla provvidenza, ma serviranno settimane, per non dire mesi. E intanto saremo a maggio. Vale la pena? Forse sarebbe più adatto Vargas che è svizzero, non ha mai giocato in A, ma almeno è in Bundesliga, un lega più vicina alla nostra come abitudini e intensità. Sia chiaro, Vargas non è Berardi, né tantomeno Zaccagni, segna poco, ma forse può impiegare meno tempo a capire dove si trova. Potrebbe essere un'idea migliore per Italiano. 

Brekalo se ne andrà, più difficilmente Ikonè. Anche perché la regola in casa viola non è invariata: c'è un volto nuovo se parte uno vecchio. E' un po' il discorso che riguarda Nzola: se ci fosse un acquirente la Fiorentina lo cederebbe, ma non può svenderlo dopo averlo pagato 13 milioni la scorsa estate. E quindi nessun centravanti all'orizzonte anche se servirebbe più di un esterno. Belotti a Roma è andato male, ma nella Fiorentina di Italiano, con tutte quei palloni vaganti nell'area avversaria, un tipo come lui potrebbe ritrovare la vecchia linfa. Perché non è immaginabile che la Fiorentina difenda il quarto posto continuando a non segnare con gli attaccanti. Meno male che Gonzalez è vicino al rientro. La sua assenza è stata pesante. Il resto sarà affidato a Italiano che dovrà ripescare nel serbatoio delle idee e inventarsi qualcosa. Come nella stagione 21/22 quando la società vendette a sorpresa Vlahovic - che per qualcuno era peggio di Cabral, ma ieri sera ha fabbricato un'altra doppietta - a gennaio e nel ritorno Italiano trasformò Torreira in goleador. Sembrava che tutto potesse precipitare invece l'allenatore rimediò alla grave lacuna tecnica spedendo in attacco l'assaltatore Torreira. Italiano è la garanzia tecnica di una Fiorentina adesso con qualche criticità. 

Vincenzo cambierà il copione anche dei calci di rigore. E' vero che quello successo in Salernitana-Genoa - Retegui e Gudmundsson hanno discusso parecchio, poi il saggio Badelj ha calmato gli animi facendo tirare l'islandese - a Firenze non si è mai verificato: né col Sassuolo, né a Riyad ci sono state discussioni prima di batterlo, ma non si può nemmeno continuare ad affidarsi al "chi se la sente" perché non va bene. Italiano stilerà una lista di tiratori in base alle indicazioni degli allenamenti. Ma va pure ricordato che gli ultimi due turni in Coppa Italia sono stati superati grazie a 9 penalty complessivi calciati alla perfezione dai viola. Soprattutto dai difensori. Chissà che non tocchi a qualcuno di loro se non ci sarà lo specialista Gonzalez.