FIORENTINA, UNA PAUSA SERENA MA CON QUALCHE RIMPIANTO. MERCATO: PRIORITA' PER UN DIFENSORE CENTRALE POI L'ESTERNO OFFENSIVO. BASTA POCO PER RENDERE SPECIALE LA STAGIONE
Si può essere felici e anche contenti perchè la Fiorentina è arrivata alla sosta del campionato con una classifica molto interessante. Sesta con 20 punti, ad un passo dal quarto posto e non distante dal terzo attualmente occupato dal Milan che fra 7 giorni sarà il prossimo avversario. Rispetto alle prime 12 giornate della scorsa stagione sono stati migliorati diversi numeri: sono state vinte infatti il doppio delle partite e segnati molti più gol (da 13 si è passati a 20). C'è però un dato che più o meno resta identico, ed è quello dei gol subiti. A distanza di un anno, prendendo in esame esclusivamente il percorso in Serie A, si è passati da 17 a 16. I dati e le statistiche a volte dicono tanto ma non tutto anche se nel caso specifico rappresentano la conferma del fatto che la Fiorentina, al momento, non è riuscita a risolvere una delle principali criticità con cui convive già da diverso tempo. Nell'ultima sessione estiva di mercato non è arrivato nessun difensore centrale in grado di completare il reparto e alzare il livello in quella zona specifica. Da Yerry Mina non ci si poteva aspettare molto di più di quanto fatto (o non fatto, dipende dai punti di vista) fino adesso visti i ripetuti problemi fisici con cui ha dovuto fare i conti negli ultimi 5-6 anni. Martinez Quarta invece è sempre molto ondivago nelle prestazioni, non riuscendo a garantire quella continuità di rendimento necessaria per arrivare a tagliare determinati traguardi.
Il mercato di gennaio, che non è poi così lontano, potrebbe rappresentare l'occasione giusta per tentare di colmare questo gap che la Fiorentina si porta dietro da mesi e mesi. La ricerca di un centrale esperto e di qualità è una priorità. Più dell'innesto di un nuovo esterno offensivo che comunque sarebbe utile. Fatta eccezione per Nico Gonzalez che sta vivendo la sua miglior stagione da quando è arrivato a Firenze sia dal punto di vista delle prestazioni che sotto l'aspetto realizzativo, dagli altri compagni di reparto era lecito attendersi qualcosa di più. I vari Ikone, Brekalo e Sottil per differenti motivi hanno deluso. Kouame merita un discorso diverso: non è un fenomeno ma è bravo in tutto. La sua duttilità e la capacità di ricoprire più ruoli in attacco lo rendono un profilo estremamente utile e su cui Italiano può sempre contare.
Rimpianti e speranze La classifica è buona, le prospettive sono interessanti ma c'è anche qualche rimpianto per quel che poteva essere e invece non è stato. Le tre partite perse consecutivamente prima dell'ultimo successo con il Bologna rappresentano, per motivi differenti, delle chance sprecate e dei punti persi per strada. Sconfitte evitabili, segnate da episodi e anche un pizzico di sfortuna che di certo non ha aiutato. Una squadra ambiziosa come è giustamente la Fiorentina deve ragionare proprio sui motivi che hanno portato la squadra a non raccogliere nulla nelle sfide con Empoli, Lazio e Juventus. Prendere contezza degli sbagli e correggerli dev'essere un passo fondamentale per poter competere con continuità e maturità per traguardi importanti. Mai come in questa stagione la Fiorentina ha l'opportunità di inserirsi in un contesto non preventivabile alla viglia ma che può diventare realtà nel caso in cui dovesse riuscire a raggiungere una certa maturità. Il Milan ha delle difficoltà oggettive, Roma e Lazio stentano, il Napoli è una incognita enorme. In un tale scenario una formazione come quella di Vincenzo Italiano che può contare su un percorso di lavoro triennale può davvero cercare di mettere la freccia e sorpassare in classifica quei club che originariamente partivano davanti. La Fiorentina ha le potenzialità per farlo. E se dovessero arrivare anche i gol degli attaccanti a quel punto ci sarà davvero da divertirsi.