DOPO LE RISPOSTE DELLA SOCIETÀ SI DIFENDA SOUSA. ANCHE DEFINENDO GLI OBIETTIVI CON CAUTELA
Pochi intimi ieri sera al “Franchi” per la gara dell'Italia di Antonio Conte contro Malta. Tra questi anche il patròn viola Andrea Della Valle e il presidente esecutivo Cognigni. Molti di più, invece, i curiosi (o gli interdetti) di fronte alla stagione che attende la Fiorentina. Perchè a qualche giorno dalla chiusura del mercato continuano a risuonare le perplessità per la campagna acquisti/cessioni appena terminata. Per inciso, una serie di valutazioni in netta controtendenza rispetto alle valutazioni arrivate da fuori città.
Per tutti coloro che ancora non hanno ben capito le strategie viola (e la recente comunicazione del club non ha chiarito molto, anzi se possibile ha fatto il contrario) varrà la pena allora attendere qualche ora e ascoltare con attenzione quel che racconterà oggi in sala stampa Daniele Pradè. Il d.s. sarà infatti protagonista di un incontro chiarificatore, con licenza di chiarimento di quelle che sono state le scelte operate in estate. A margine, chiaramente, anche la presentazione del centrocampista Verdù di rientro dall'esperienza in Arabia.
La forte riduzione del monte ingaggi (siamo intorno al 30%) era certamente un obiettivo vitale per le casse societarie, e non è detto che debba corrispondere necessariamente a un calo nei risultati. In tal senso è Sousa il primo garante di un progetto tecnico e tattico che potrebbe comunque divertire. Sono semmai i cambi di direzione della società (il ciclo riavviato dopo l'esonero di Montella, la battaglia Salah, la partenza di Joaquin, l'italianizzazione o il ringiovanimento, la voglia di restare a determinati livelli per provare a ritrovarsi in Champions League) che andrebbero chiariti per ricostruire un pizzico di armonia da ritrovarsi nei momenti più difficili.
Perchè è indubbio che adesso sarà il caso di sostenere soprattutto il tecnico e il gruppo a disposizione. Se, in altri termini, alla lunga dovesse emergere un gap rispetto alle altre “big” superiore agli ultimi anni, per onestà intellettuale, resterà l'obbligo di concedere a Sousa il maggior tempo possibile. Oltre ovviamente alle attenuanti dovute o persino obbligate nei confronti di un allenatore non del tutto premiato con gli acquisti di questa estate. E sotto questo aspetto, chiunque lo farà, sarà chiamato a un compito particolarmente delicato nel definire gli obiettivi per questa stagione.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it