ADV A MOENA SENZA UN GRANDE ACQUISTO? DIFFICILE. CORVINO: LA GRANDE SVENDITA DEI GIOVANI VIOLA E LE NOZZE COI FICHI SECCHI. NO AD ISLA, GIACCHERINI DIFFICILE, CORLUKA IDEM. GOMEZ, GIORNI DECISIVI. ROSSI INVECE RESTA

L'opinione a cura di Enzo Bucchioni
12.07.2016 00:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
ADV A MOENA SENZA UN GRANDE ACQUISTO? DIFFICILE. CORVINO: LA GRANDE SVENDITA DEI GIOVANI VIOLA E LE NOZZE COI FICHI SECCHI. NO AD ISLA, GIACCHERINI DIFFICILE, CORLUKA IDEM. GOMEZ, GIORNI DECISIVI. ROSSI INVECE RESTA
© foto di Federico De Luca

Peccato che gli Europei siano finiti, ora voglio vedere cosa scriverà quel presunto esperto di mercato che vedendo le partite in tv, quando gli piaceva qualche giocatore a lui sconosciuto, lo accostava immediatamente ai viola. Bravo questo… e via. Vi faccio un esempio solo, anche se ne potrei fare almeno dieci: Pjaca.

Ma come si fa a pensare, scrivere, dire che Pjaca è vicino alla Fiorentina? Trattasi di inguaribili ottimisti o (molto più probabile) di gente che non fa neppure la fatica di andare a vedere Transfermarkt. E pure vendere una copia in più con le notizie gonfiate non funziona, è un boomerang, visto come sono ridotti i giornali, in particolare a Firenze. Purtroppo.

Ma secondo me è ancora peggio, c’è gente che fa questo lavoro e non ha ancora capito cosa può e cosa non può o non vuole fare la Fiorentina del suo futuro. Qualcuno ha scritto perfino di Pellè in viola, solo perché Corvino l’ha avuto a Lecce: ora è in Cina per 40 milioni. Dove è scappato quel tale, al Polo? Macchè, scriverà anche oggi.

Tornando a Pjaca, è un giocatore che la Juventus ( o il Milan?) prenderà per 25 milioni, con un ingaggio come minimo attorno ai due milioni, due e mezzo, per cinque anni. Un’operazione da cinquanta milioni. Pensare a certi elementi per la Fiorentina è incoscienza. Purtroppo.

Ma penso anche a Corluka, nazionale croato, colonna del Lokomotiv Mosca. Magari. Peccato che costi come minimo 7 milioni, chieda tre milioni di ingaggio e, soprattutto, ha 30 anni. Oppure Isla, altro nome che gira, guadagna molto.

Ma sarà difficilissimo anche prendere Giaccherini e questo va detto con onestà. Il giocatore verrebbe volentieri a Firenze, io lo prenderei subito, ma giustamente vuole firmare uno degli ultimi contratti importanti della sua carriera e qui cozza con quel che deve fare la Fiorentina, semplicemente ridurre il monte ingaggi.

Morale? Sarà un mercato difficile, complicato, lento e lungo,  mettetevelo bene in testa. Non è un caso che fino ad oggi Corvino non abbia ancora preso uno che è uno di quei tre-quattro giocatori importanti per migliorare veramente la Fiorentina come da promessa fatta durante la presentazione.

Dragowski, Diks e ultimo Hagi, ad esempio, sono giovani di prospettiva, potenziali che potrebbero diventare realtà importanti, ma ancora non lo sono. Corvino ha una grossa responsabilità. Ha sulle spalle tutta la Fiorentina, Adv e gli altri sono spariti o defilati, dovrà essere il solo Corvo a mettere in piedi una squadra più forte dell’anno scorso tagliando di almeno dieci milioni il monte ingaggi e senza gravare su bilanci già in rosso di una trentina di milioni. Insomma, Corvino dovrebbe riuscire a camminare sulle acque… Ci sta provando. Il compito non lo spaventa.

Il segreto è lavorare sodo, fare offerte, aspettare che le cifre calino e le pretese dei giocatori diminuiscano, cercare delle occasioni. E per le occasioni ci vuole pazienza. Anche per questo motivo non so se Corvino riuscirà a chiudere entro venerdì (giorno della presentazione della squadra a Moena) una delle operazioni importanti che ha in piedi. Difficile.

Se comunque Adv vuole andare a Moena può farlo lo stesso, anche senza portare ciliegine, tanto un acquisto in più o in meno non può cambiare il succo del discorso. Questa è una squadra da ritoccare e non da rifare. Ma siccome Adv ha il pregio di essere quasi sempre nel posto giusto al momento sbagliato e qualche volta pure di dire cose sbagliate, temo che ci sarà. Fossi in lui, invece, rimanderei il bagno di folla di qualche giorno e continuerei a fare i bagni di mare.

Nel frattempo, ormai è chiaro, uno dei modi di Corvino per fare cassa, mettere insieme un gruzzolo da reinvestire, è quello di vendere gli ex viola, più o meno giovani, sparsi per l’Italia. Dopo Capezzi e Fazzi e diversi altri, ieri è stato ceduto Peralta definitivamente al Pisa. E’ vero che qualcuno potrebbe diventare più importante di quel che è ora, ma è vero anche il contrario. Del resto oggi i giocatori dal millesimo 1996 in giù devono già essere nel giro dei titolari in A, altrimenti è giusto mollarli. Campioni non diventeranno più e forse neppure giocatori speciali. Giusto recuperare qualche centinaia di migliaia di euro, alleggerire il parco giocatori tesserati e puntare sulla classe 1997-1998 in avanti. Una grande svendita, dai Venuti ai Salifu e compagnia, è ancora in atto, altre risorse arriveranno.

A proposito di vendita, il primo vero colpo in uscita potrebbe essere Babacar destinazione Inghilterra. Questa operazione sì che potrebbe chiudersi entro la settimana per dieci milioni. Più complesso cedere Gomez. Corvino vuole fare un discreto colpo per sfruttare il grande Europeo del tedesco, i quattro milioni offerti dal Besiktas sono pochi. Resterà invece, come vi abbiamo detto da tempo, Pepito Rossi. La Fiorentina vuole provare a rilanciarlo, se qualcuno dovesse cambiare idea, avverrà solo a ridosso della fine del mercato, inizio settembre.

In attesa di altri nomi buoni a sorpresa e di altri 300 sparati a vanvera, passiamo in sede. Jorgensen non si è accordato. Volevano ingaggiarlo gratis in memoria del suo passato viola? Volevano pagarlo con la percentuale di eventuali cessioni o acquisti di giocatori nordici segnalati da lui? Oppure gli hanno offerto solo rimborsi spese? Certo che pensare a uno come Jorgensen comporta anche prevedere uno stipendio adeguato. Vuole troppo? Avanti un altro, ma ormai la parola gratis non c’è più neppure sul vocabolario.

Rimanendo ai denari, sono rimasti in tre i potenziali marchi main sponsor. Uno è in attesa da un anno, trattasi del signor Folletto. Ddv lo ha sempre ritenuto un brand non di grande charme. Gli sono venuti in mente i rappresentanti degli aspiratori che suonavano a casa sua quando era bambino. Ohibo’. Poi qualcuno ha fatto notare che quel marchio era sulle maglie del Parma nell’anno del fallimento. Abbiamo già dato. Tutto questo successe l’anno scorso, Folletto ci ha riprovato e questa volta forse la spunta. Ma Diego l’hanno avvertito? 

Enzo Bucchioni