UN CECCHINO DI NOME PULGAR: CHE NUMERI DA CALCIO PIAZZATO

06.07.2020 10:00 di Giacomo A. Galassi Twitter:    vedi letture
UN CECCHINO DI NOME PULGAR: CHE NUMERI DA CALCIO PIAZZATO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Sei gol e sei assist in 33 partite tra Serie A e Coppa Italia. I numeri di Erick Pulgar alla prima stagione in maglia viola non sono niente male, anche se le reti sono arrivate tutte su rigore.

Sulle prestazioni e sulla continuità c'è ancora da lavorare, ma con il piede fare di meglio è piuttosto difficile. Una delle (poche) armi in più della stagione della Fiorentina sono stati i calci piazzati del centrocampista cileno, autore ieri di una doppietta fondamentale dal dischetto. La seconda in carriera dopo quella dell'aprile 2019 in maglia Bologna contro il Chievo, sempre su rigore. Ma non solo: anche i suoi corner tagliati permettono spesso e volentieri alla squadra viola di avere un vantaggio: chiedere a Pezzella che almeno una volta a partita va vicino al gol.

I tentativi consecutivi messi in rete dagli undici metri da Pulgar sono diventati ora 11: l'ultimo errore risale al primo rigore calciato in Italia, il 6 gennaio 2018. Da quel momento il nativo di Antofagasta ha lavorato duro per diventare un vero e proprio cecchino quando la palla viene piazzata sul dischetto del rigore, tanto da cambiare anche la tecnica di calcio avvicinandosi a quella messa in mostra da Jorginho con le maglie di Napoli e Chelsea.

E anche Sepe è stato aggiunto alla lista dei portieri battuti assieme a Cragno, Sirigu, Consigli, Sorrentino, Meret, Radu, Donnarumma e Begovic. Una lista che nelle prossime settimane potrebbe essere rimpinguata, se la Fiorentina riuscirà davvero ad uscire dalle paludi della Serie A. Ora c'è da sistemare le statistiche su punizione, altro fondamentale nel quale Pulgar eccelle. Va trovato il primo gol su punizione della stagione.

Terracciano Pietro  - Fiorentina-Atalanta Ottavi Finale Coppa Italia
© foto di Federico De Luca
Venuti Lorenzo - Fiorentina-Genoa Serie A 21a giornata
© foto di Federico De Luca