SOTTO UN'ALTRA LUCE

Pochi dubbi sul fatto che in casa viola nessuno si sia salvato dalla trasferta di Torino, ma c’è da credere che lungo il percorso di crescita di un ciclo comunque nato in estate incidenti di questo tipo siano da mettere in conto. Squadra (e tecnico) pagano un passo falso evidente, fisico e mentale, nel quale è venuta meno quell’intensità diventata in fretta marchio di fabbrica della Fiorentina. Persa l’identità di sempre, e allentata troppo la tenuta mentale, i viola si sono semplicemente consegnati a un Torino arrivato diversamente alla sfida di lunedì.
Ecchè perchè la gara di giovedì sera a Napoli diventa quasi un punto di svolta, quanto meno una prima tappa fondamentale in una stagione di ripartenza. Nell’approccio alla gara di Coppa Italia, comunque secca anche se in trasferta, dai viola è lecito attendersi il ritorno a un arrembaggio nel gioco che si è troppo diluito nel tempo. Lo confermano le due gare che hanno chiuso il 2021, portate al termine sì in rimonta, ma non secondo quel canovaccio ammirato nella prima parte di stagione.
Ritrovare quel modo d’intendere il calcio, quei movimenti, resta la prima mission del momento, anche per non soffrire troppo un’altra squadra che della propria identità ha fatto punto di forza. Pur con molte assenze gli uomini di Spalletti rappresentano ostacolo non indifferente per una Fiorentina che ha comunque l’obbligo di sognare e pensare in grande. Sia perchè il girone d’andata è lì a dimostrare le potenzialità del gruppo di Italiano e sia perchè, non bastasse un passivo di 6 reti già rimediato in Campania, il primo obiettivo di giovedì sera sarà mostrarsi sotto una'altra luce. La stessa che ha reso la Fiorentina per larghi tratti del girone d'andata la più interessante realtà del campionato.
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