CUADRADO: APPUNTAMENTO A INIZIO AGOSTO. PROGETTO: TENERE I MIGLIORI. BABACAR E BERNARDESCHI: PRESENTE VIOLA. BASANTA HA CONVINTO TUTTI

21.07.2014 00:28 di  Mario Tenerani   vedi letture
CUADRADO: APPUNTAMENTO A INIZIO AGOSTO. PROGETTO: TENERE I MIGLIORI. BABACAR E BERNARDESCHI: PRESENTE VIOLA. BASANTA HA CONVINTO TUTTI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Fissiamo una data sull'agenda del mercato: 4 forse 5 agosto. In quei giorni Cuadrado rientrerà in Italia dopo le meritate vacanze e incrocerà lo sguardo di Andrea Della Valle. Da quell'incontro, inutile far finta di niente, dipende il mercato viola e anche il destino. 
Se ancora ad oggi mancano offerte ufficiali per il colombiano, significa poco. Potrebbero arrivare tra poco. Se poi invece nessuno volesse trattare Cuadrado, tanto meglio per tifosi e squadra. 
Un fatto è acclarato: Andrea Della Valle lo ha detto pubblicamente e in privato, non ha voglia di cederlo. E i segnali che hanno mandato Pepito Rossi e Gomez, oltre a Montella, sono nitidi: il miglior progetto di mercato al momento è "tenere i migliori".
La Fiorentina, infatti, ha un "nuovo acquisto" da sfruttare, Mario Gomez. E un altro da sfruttare meglio, Pepito Rossi... Dati incontrovertibili.
Se poi a tutto ciò sommiamo la permanenza di Cuadrado, ci accorgiamo che la Fiorentina è certamente da prime posizioni. Gomez non ha parlato a caso a Moena: ha mandato un messaggio chiaro circa la necessità di "tenere i migliori". 
Dipenderà anche da Cuadrado e anche su questo passaggio non possono annidarsi dubbi: c'è un dogma nel calcio, guai a trascurarlo. Il giocatore che non desidera più condividere il cammino di una società, non deve essere convinto, bensì ceduto subito. Gli effetti, infatti, potrebbero essere perniciosi. E allora l'esterno colombiano dovrà spiegare bene a Della Valle le proprie intenzioni, senza possibilità di fraintendimento. Il patròn non aspetta altro che confermarlo. 
Nel frattempo a Firenze si registra una piacevole novità: dopo anni, forse decenni, di oscurantismo torna a brillare la stella della bella gioventù. Bernardeschi e Babacar sono la punta di un vivaio che dopo un lungo periodo di sacrifici e pochi successi, torna ad alimentare con forza il serbatoio della prima squadra. I due giovani viola sono la dimostrazione palese che trattenere per diverse stagioni i ragazzi in Primavera, anziché mandarli a giocare - i cronisti di un tempo usavano la definizione "farsi le ossa" -, rappresenta un errore imperdonabile. Quando Bernardeschi e Babacar hanno messo il naso fuori da Campo di Marte, hanno ottenuto risultati tangibili, a Crotone e Modena (mentre per Babacar la precedente avventura in Spagna era stata negativa). In quella categoria, in mezzo a calci ed espedienti di vario tipo, curati da allenatori giusti, i giovani viola sono maturai moltissimo. Vederli da vicino a Moena è stato uno spettacolo: soprattutto Babacar che in passato pareva svogliato e indolente. Applausi al settore giovanile viola e ai due protagonisti: su di loro Montella e i dirigenti stanno investendo moltissimo del loro tempo e delle loro speranze. Della Valle è stato determinato a Moena: il calcio italiano deve ripartire dai giovani e "noi su due ci mettiamo la faccia". 
Bernardeschi ha letteralmente incantato Montella: attaccante moderno, in avanti può fare tutti i ruoli, compreso il falso centravanti. Che senso ha, andare all'estero per cercare quello che si ha in casa? E' questa la giusta riflessione fatta dalla Fiorentina. 
Infine Basanta: nonostante sia un giocatore esperto e facente parte della rosa argentina vice-campione del mondo, non lo conoscono tutti. Sanno tutto di lui, invece, Pradè e Macia. Stravedono per questo difensore, tanto che Montella si è spinto parlando di "calciatore vero e di grande rendimento, oltre che capace di interpretare più ruoli in difesa". 
I dirigenti viola e il loro allenatore, stante le cose fatte negli ultimi due anni, meritano fiducia massima. Non resta che fidarsi. 

Mario Tenerani