FIORENTINA, PREDISPOSTA PER I CONFRONTI SECCHI: FRA EUROPA E COPPA ITALIA IL MEGLIO DEL REPERTORIO. DUE SEMIFINALI IN DUE ANNI, LA PRIORITA’ ORA E VINCERE UN TROFEO

21.04.2024 11:54 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, PREDISPOSTA PER I CONFRONTI SECCHI: FRA EUROPA E COPPA ITALIA IL MEGLIO DEL REPERTORIO. DUE SEMIFINALI IN DUE ANNI, LA PRIORITA’ ORA E VINCERE UN TROFEO

Ci è voluto più del previsto però la missione è stata compiuta, peraltro con pieno merito specie nella partita di ritorno: la Fiorentina per il secondo anno consecutivo si è costruita e guadagnata la possibilità di giocarsi la qualificazione alla finale di Conference League. Oggettivamente tanta roba, specie per un club che nelle stagioni precedenti era rimasto fuori dal giro europeo per diverso tempo. Al netto degli avversari incrociati lungo il percorso - di certo non proprio dei top club, Viktoria Plzen compreso - il risultato conseguito non era affatto scontato e inoltre certifica quella predisposizione della squadra nel riuscire ad esprimere il meglio del repertorio nelle competizioni secche, dove la qualità può essere concentrata in 90 o 180 minuti.

Distanze brevi A differenza del lungo periodo dove inevitabilmente (e quasi fisiologicamente) vengono fuori i limiti strutturali e la diversità dei valori tecnici rispetto ai competitor per le posizioni che contano, nell’arco di una o due partite la Fiorentina di Vincenzo Italiano può invece giocarsela tranquillamente per arrivare fino in fondo. E in più ora può contare anche sull’esperienza maturata nella scorsa stagione che di fatto ha alzato il livello generale. Aspetto quest’ultimo che nel ritorno contro il Plzen ha permesso di vincere una sfida tosta ma ben interpretata e che solamente la sfortuna – questa volta i limiti, soliti, non c’entrano – ha rimandato di 30 minuti oltre il tempo regolamentare. Oltre all’approdo in semifinale con il Bruges (da non sottovalutare affatto) sono pure altre le notizie positive per la Fiorentina: il ritorno al gol di Nico Gonzalez; la crescita di Kouame e Mandragora. Il primo, che non segnava dall’11 febbraio, è il centro di ogni cosa. Inutile girarci intorno, perché è sempre più chiaro che gran parte delle fortune (o viceversa) passano dalle sue reti e dalle sue giocate. In una rosa in cui di talenti veri e puri ce ne sono pochi, e i calciatori capaci di garantire un discreto numero di marcature anche, Gonzalez è l’uomo in grado di far svoltare la Fiorentina e la stagione. Va preservato, tirato a lucido, e messo nelle migliori condizioni fra Europa e Coppa Italia per incidere e trascinare il resto dei compagni. Se c’è un elemento che contraddistingue questo Nico rispetto a quello delle passate stagioni sta proprio qui: e cioè in quella leadership acquisita che, al netto del talento tecnico, lo rendono ancora più forte e completo.

Campionato allenante Dando uno sguardo alla classifica, ai punti, ai numeri e alle possibili proiezioni, la Fiorentina è dentro anche in campionato. Aritmeticamente è in ballo per qualificarsi a una prossima competizione europea, specialmente ora che l’Italia grazie al ranking UEFA è riuscita a conquistare il quinto posto nell’edizione 2025 della rinnovatissima Champions League. Tuttavia dopo l’ultimo pari con il Genoa e i precedenti risultati non proprio esaltanti, arrivati a questo punto sarebbe opportuno riservare le attenzioni maggiori per la semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta e il doppio confronto di Conference con il Bruges. La Serie A per la Fiorentina dovrebbe rappresentare il terreno perfetto per “allenarsi” prima delle partite che valgono per davvero e che potrebbero riportare il club al successo. Per crescere e compiere uno step in avanti, essere maggiormente attrattivi nei confronti di alcuni calciatori in vista del prossimo mercato, è di fondamentale importanza conquistare un trofeo. Lo è per la dirigenza, per la squadra, l’allenatore, per la città e i suoi tifosi. Chiudere dignitosamente il campionato è chiaramente un obbligo, gestire e ruotare bene le risorse una priorità. Il match con la Salernitana, per esempio, può essere utile per alzare la soglia della condizione di alcuni o per aiutare gli attaccanti a ritrovare il gol. Le ultime 6 di A sono uno jolly che, se giocato bene, potrebbe aiutare parecchio.