-4 AL RITORNO IN CAMPO, IN UNO STADIO PIENO. IL FINALE DI STAGIONE (E I RISULTATI) LE DISCRIMINANTI PER DISEGNARE IL FUTURO, IN PANCHINA E SUL MERCATO

26.03.2024 11:12 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
-4 AL RITORNO IN CAMPO, IN UNO STADIO PIENO. IL FINALE DI STAGIONE (E I RISULTATI) LE DISCRIMINANTI PER DISEGNARE IL FUTURO, IN PANCHINA E SUL MERCATO

Quattro giorni al ritorno in campo, quattro giorni ancora per prepararsi a una serata in cui il Franchi si preannuncia sold-out anche per ricordare il dg Joe Barone. Una serata fuori dall’ordinario, a qualche giorno dai funerali che questa mattina verranno celebrati nel cuore di Brooklyn, ma anche una sfida utile a capire come la Fiorentina di Vincenzo Italiano abbia vissuto una settimana di profondo lutto e quanto sia in grado di reagire. Al di là dell’atmosfera per forza di cose particolare le risposte in arrivo dal campo disegneranno la ripartenza dei viola, chiamati ad affrontare nel giro di una settimana anche l’Atalanta nell’andata della semifinale di Coppa Italia e la Juventus di nuovo in campionato.

E se la sfida al Milan sarà utile a capire anche le risposte di chi rientrerà dagli impegni con le nazionali, su tutti gli argentini Nico e Beltran che si rivedranno al Viola Park soltanto a ridosso della partita contro i rossoneri, il successivo cammino in campionato, e nelle coppe, determinerà anche il prossimo futuro del club, sul rettangolo verde e non solo. Già, perché mentre è tornato d’attualità il toto-allenatore su chi dovrebbe raccogliere l’eredità di Italiano, il cui futuro pare sempre più lontano da Firenze, saranno soprattutto i traguardi tagliati al termine di questa stagione a determinare le prossime scelte.

Nella recente nota ufficiale pubblicata ad appena 72 ore dalla scomparsa di Barone il presidente italo-americano ha rilanciato il massimo impegno nel corso dei prossimi anni, allontanando così più di una voce sulla presunta cessione del club, ma è indubbio che sia soprattutto la prossima stagione a rappresentare la tappa più impellente della marcia viola. Tanto che è inevitabile chiedersi, in caso di uno o due successi tra coppa Italia e Conference League, se il probabile addio del tecnico sia poi così ineluttabile. Una vittoria che manca a Firenze da 23 anni potrebbe comunque cambiare qualsiasi scenario, e magari spingere tecnico e società a consolidare un rapporto che per molti è giunto al capolinea.

Anche perché, nonostante Italiano sia stato più che chiaro nel raccontare stato d’animo e intenzioni già comunicate alla società, alzare al cielo un trofeo nel nome di Joe Barone significherebbe comunque dare continuità alla gestione dell’ultimo lustro, e di conseguenza rinforzare un sodalizio che a giudicare da quanto filtra da radiomercato sembra destinato a rompersi.