QUELLA BOMBA NON PLACA LA RABBIA E IL "MIRACOLATO" CI METTE DEL SUO

17.11.2022 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
QUELLA BOMBA NON PLACA LA RABBIA E IL "MIRACOLATO" CI METTE DEL SUO

Ci sono delle cose della vita, anche quelle non proprio edificanti che mi fanno, nonostante la gravità della situazione, sogghignare e arrivare alla conclusione che “nessuno è perfetto”, che non esistono categorie indenni da magagne anche quelle che si ritengono intoccabili. Quella a cui mi riferisco è la grana scoppiata nel settore arbitrale, che per noi in questi giorni avrebbe solo il nome di Simone Sozza, ma che è invece stato travolto dall’arresto del Procuratore capo dell’AIA D’onofrio per traffico di droga. Non entro certo nel merito delle indagini e la cosa esula chiaramente dal calcio vero e proprio, ma è bene che chi ha sbagliato paghi, cosa non sempre scontata purtroppo.

Questa bomba ha oscurato la discutibile direzione del fischietto di domenica di Milan Fiorentina e, chi di dovere, non ha ritenuto che Sozza dovesse essere fermato nemmeno per un turno avallando il suo operato che, non credo di passare da faziosa, è stato palesemente a discapito della Fiorentina. Il Direttore Barone ha incontrato Gravina ma, stante la situazione più che scottante dell’AIA, non so quale possa essere stata la considerazione data alle rimostranze viola o almeno non ne abbiamo notizie. Oltretutto verrà anche premiato perché a gennaio il buon Sozza diventerà pure internazionale: quando si dice che il merito paga!

La rabbia abbiamo tutto il tempo di farcela passare ma, purtroppo, in casa Fiorentina i motivi per farci il fegato amaro li troviamo sempre e mi riferisco alla questione Nico Gonzalez. L’argentino ha raggiunto la sua Nazionale e si mostra bello sorridente con i suoi compagni sul campo di allenamento, quasi fossero improvvisamente spariti tutti i suoi problemi fisici, ammesso che ci fossero, perché gli accertamenti diagnostici a suo tempo effettuati avevano escluso lesioni muscolo-tendineee. Non avendo più giocato in viola si può dire che il cambiamento d’aria lo abbia miracolato…lo consigliano anche per i bambini quando sono inappetenti o cagionevoli!

Non ha però disputato la prima amichevole dell’Argentina, a conferma che forse proprio al top non è o meglio ci sono calciatori più bravi nella sua nazionale, ma resta la mia convinzione che Gonzalez abbia tirato a risparmiarsi a Firenze per poter calcare il palcoscenico del mondiale. L’hanno chiamata “mondialite” cioè quella sindrome che ha colpito alcuni calciatori che hanno palesato malanni atti a preservarli per il Qatar e pare ne abbia sofferto anche il nostro ex Vlahovic, ma questo non è un problema nostro.

La querelle Gonzalez ha scatenato un putiferio fra i tifosi e gli umori non sono certo favorevoli al ragazzo. Io mi schiero fra coloro che sono arrabbiati con lui: lo ritengo un buon giocatore ma ancora per quello che ho visto non me la sento di definirlo un fenomeno. Troppo incostante, troppo plateale in campo, poco propenso al sacrificio. C’è poi da dire che anche la società e l’allenatore ultimamente non sono stati leggeri nel parlare dell’argentino, Barone ha detto “ci sono calciatori che sono qui fisicamente ma con la testa al Mondiale” mentre il Mister ha parlato di “calciatore non è a disposizione solo per problemi fisici ma anche mentali”. Perfetto, e quando torna cosa si fa con Gonzalez?

Sento già parlare di cessione a gennaio e, nella rabbia che ha procurato questa defezione dell’attaccante, ho pensato anche io che sarebbe meglio se ne andasse, salvo poi pensare che sarebbe da sostituire e sappiamo bene che le partenze eccellenti non sono state mai degnamente rimpiazzate dalla società. C’è da augurarsi comunque che il ragazzo possa giocare, e bene, la competizione mondiale per vedere di ritrovarsi un calciatore ritemprato sia che resti in viola sia che debba andarsene. È costato un bel po’ di soldini e rientrare, stante quello da Nico fatto vedere fino ad ora, non sarà facile.

La Signora in viola