GRAVINA, Redigere primo progetto riforma sport
(ANSA) - ROMA, 14 SET - "Io non chiedo ristori, non chiediamo assistenzialismo. Chiediamo mezzi per auto determinarci ed essere imprenditori di noi stessi, le stesse condizioni che vengono garantite ad altri settori di cui noi non siamo da meno". Così il presidente della Figc Gabriele Gravina, al Consiglio nazionale del Coni al quale è presente anche la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. "Io la ringrazio perché ha preso decisioni importanti e che ci danno respiro, dall'apertura del pubblico agli Europei e parte di pubblico anche per il campionato. Siamo convinti che ci saranno comunque attenzioni su alcune nostre aspettative - ha proseguito il capo del calcio italiano - Stamattina in Giunta non è emerso un rapporto di contrasto al governo. Il governo per noi non è una controparte, pensiamo che ci sia l'esigenza dello sport nel trovare di nuovo sponda all'interno del governo e che l'Esecutivo comprenda le reali esigenze del nostro mondo".
"Abbiamo bisogno di risposte vere, concrete - ha concluso il numero uno della Figc - Alcuni temi non sono più procrastinabili. Più volte ci siamo sentiti dire che il governo ha sostenuto o sport, ma lo sport restituisce 1,400 miliardi l'anno di gettito fiscale al governo. In sostanza, lo sport italiano ce lo finanziamo da soli. Per uscire dall'equivoco una volta per tutte, io ho proposto un progetto unico per lo sport che lo metta a disposizione del governo: più volte abbiamo contestato ma non siamo stati propositivi. Io chiedo al Consiglio nazionale di redigere il primo progetto di riforma credibile, definitivo, dello sport italiano". (ANSA).