RIQUALIFICAZIONE ACCANTO AL FRANCHI, RETROMARCIA DEL COMUNE

16.08.2023 11:05 di  Donato Mongatti   vedi letture
RIQUALIFICAZIONE ACCANTO AL FRANCHI, RETROMARCIA DEL COMUNE
FirenzeViola.it

La settimana scorsa, in un'intervista esclusiva al Corriere Fiorentino, il Sindaco Dario Nardella ha annunciato l'intenzione del Comune di non realizzare le strutture commerciali e turistico ricettive (hotel) previste dal concorso vinto da ARUP, per la riqualificazione dell'area di Campo di Marte. Si andrà avanti solo con la ristrutturazione dello stadio Franchi, mentre nella zona limitrofa l'intenzione è di ampliare l'area verde e realizzare soltanto funzioni pubbliche.

“Andremo incontro alle esigenze dei cittadini – ha spiegato Nardella la settimana scorsa – siamo disponibili a verificare un cambio della destinazione d'uso, eliminando l'hotel e gli spazi commerciali e inserendo funzioni utili al quartiere, valorizzando così le attività commerciali dello stadio”.

Pertanto il Piano Operativo cittadino (Regolamento Urbanistico) dovrà essere rivisto, ma depennare future edificazioni è senz'altro meno complesso che inserirne di nuove.

Non realizzando le strutture commerciali esterne (oltre all'hotel e la parte originariamente riservata al direzionale), le funzioni commerciali previste all'interno del Franchi non dovranno competere con la concorrenza di quelle esterne e pertanto, come ha detto Nardella, dovrebbero essere più remunerative. Da escludere che si aumentino i metri quadrati di nuove funzioni all'interno del Franchi. Ricordiamo ai lettori che il progetto definitivo di ristrutturazione dell'opera di Nervi è stato approvato e verificato, ottenendo tutti gli atti di assenso dalla “Conferenza dei Servizi” (l'insieme dei soggetti coinvolti in un progetto, direttamente o indirettamente, che devono esprimere pareri, raccomandazioni e prescrizioni, come Soprintendenza Speciale per il PNRR, Questura, eccetera). In queste settimane ARUP sta lavorando al progetto esecutivo della ristrutturazione, da consegnare a Palazzo Vecchio entro il prossimo 30 settembre. Se si intendesse apportare significative modifiche alle funzioni previste, aggiungendo ulteriori spazi commerciali, si dovrebbe riconvocare la Conferenza dei servizi e perdere ulteriore tempo, rischiando di accumulare ritardi incompatibili con le opere finanziate dal PNRR.

L'obiettivo, una volta consegnato e verificato il progetto esecutivo, è bandire la gara per l'affidamento dei lavori per iniziare le opere entro fine 2023-inizio 2024: un primo lotto di interventi per circa 130 milioni (già finanziati) e un secondo opzionale, relativo ai 55 milioni (più circa 15 per adeguamento prezzi a causa dell'aumento dei materiali da costruzione), tagliati dal Governo e per i quali c'è un contenzioso aperto al TAR del Lazio.

Il 26 settembre è fissata una nuova udienza, ma non è da escludere che Governo e Comune trovino prima un'intesa e Palazzo Vecchio, ottenuti i milioni definanziati, ritiri il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo.

La decisione del Comune di non costruire le nuove funzioni esterne al Franchi (per le quali ad oggi erano disponibili zero euro – è bene ricordarlo – i 200 milioni finanziati e poi in parte tagliati sono destinati esclusivamente allo stadio), appare come una scelta politica in vista delle elezioni Amministrative della prossima primavera. L'Amministrazione di centrosinistra, visto il fuoco incrociato di centrodestra, renziani, grillini e sinistra, difficilmente si troverà davanti un'agile sfida come quella di quattro anni fa (dove Nardella fu rieletto al primo turno con una solida maggioranza). Stralciare il centro commerciale esterno all'impianto nerviano, significa eliminare la disputa con quei cittadini e forze politiche che da mesi hanno mostrato contrarietà alla riqualificazione di Campo di Marte. La nuova idea, come detto, è dare spazio al verde e a strutture pubbliche da realizzarsi con fondi pubblici: quali ancora non si sa. La cosa sicura è che la questione riguarderà il nuovo Sindaco di Firenze. Il Franchi sarà uno dei temi della campagna elettorale e, a prescindere dall'inizio o meno dei lavori, sarà una primavera caldissima.