NON E' UNA PARTITA COME TUTTE LE ALTRE, SOPRATTUTTO LA PRIMA...

07.03.2014 00:36 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
NON E' UNA PARTITA COME TUTTE LE ALTRE, SOPRATTUTTO LA PRIMA...
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il timore è quello della "rimballata". Si respira, si avverte in città, nella tifoseria, tra gli addetti ai lavori. "Rimballata", sinonimo di sconfitta sonora, difficile da dimenticare. Sopratutto da assorbire. Parliamo del primo Juventus-Fiorentina, quello di campionato, quello in programma domenica 9 marzo. Fiorentina senza Borja Valero (qualcuno crede nel maxi-sconto? Per piacere...) con un Mario Gomez ancora in ritardo, distratta dagli arbitri. Juve avvelenata, vendicativa, memore dell'unica sconfitta del suo fantastico campionato... Proprio contro la Fiorentina. Era il 20 ottobre 2013, e dal 2-0 a loro favore i bianconeri passarono al 4-2 per i viola, complice l'arbitro Rizzoli (il rigore su Mati Fernandez non c'era), complice l'errore di Buffon su Giuseppe Rossi, complice Neto che su Marchisio e Pirlo fece (una tantum) il portiere vero. Come vedete, una serie di circostanze difficilmente ripetibili. Per questo il rischio di prendere una "rimballata" è reale, concreto: perchè si gioca allo Juventus Stadium, perchè i viola hanno la mente "distratta", e non solo dagli dagli arbitri. Viola distratti dal doppio confronto di Europa League, addirittura dalla finale di Coppa Italia. Il campionato? Ormai è andato. Fiorentina distante 7 punti dal Napoli che, con ogni probabilità, diventeranno otto causa lo scontro diretto sfavorevole. Più probabilmente dovremo guardarci dall'Inter che rinviene, e dal Milan... hai visto mai? La scorsa stagione docet.

BUONA LA PRIMA - E così arriviamo al nostro titolo: Juventus-Fiorentina non è una partita come tutte le altre. A prescindere, per contratto, per tradizione. A maggior ragione stavolta, visto che sarà la prima di tre sfide consecutive. Eventualità mai verificata prima. La prima che condizionerà le altre due, nella mente, nella testa dei giocatori. Di conseguenza nelle motivazioni, nella convinzione di raggiungere un obiettivo. Perchè è vero che una è di campionato e le altre due sono di coppa, ma come ci arriverebbe la Fiorentina con quattro-cinque gol al passivo? E non stiamo esagerando: Roma e Napoli sono uscite dallo Juventus Stadium con le ossa rotte, tre gol ciascuno, la sensazione di impotenza, di inferiorità di fronte alla truppa bianconera. E, badate bene, Roma e Napoli sono di gran lunga sopra la Fiorentina. Aggiungeteci la voglia di rivalsa di Conte e compagni, la voglia di vendetta degli Agnelli, la storica rivalità tra le tifoserie, l'obiettivo di marcare il territorio tra le due squadre... ed il gioco è fatto. Per questo diciamo che Juventus-Fiorentina del 9 marzo non è una partita come tutte le altre, perchè da questa partita dipendono anche le altre due. Dipende l'obiettivo più grande della stagione viola: l'Europa League. La Fiorentina che elimina la Juve in Europa può cambiare la storia, può cambiare le gerarchie... La Fiorentina, agli occhi dell'Europa, è oggi la squadra guida del calcio italiano, per classe, gioco e organizzazione. Per la prima volta lo sarebbe anche come risultati: viola nei quarti di Europa League, bianconeri fuori dalla Champions, fuori da tutto. Unica eccezione, Juve ancora campione d'Italia? Va beh... lo sanno tutti, Platini in testa, che il campionato italiano non conta. E ci fermiamo qui, alla Uefa sanno esattamente di cosa parliamo.