LA FAVOLA DEL BRUTTO ANATROCCOLO

16.04.2014 00:01 di Stefano Borgi Twitter:    vedi letture
LA FAVOLA DEL BRUTTO ANATROCCOLO

Romulo in Nazionale, più o meno incarna il sogno americano. Tutti ce la possono fare, tutti hanno diritto ad una possibilità. Nazionale italiana, che avete capito... la sola che convoca gli stranieri che giocano in Italia, e scarta gli italiani che giocano all'estero. Due esempi? Santon e Criscito, forse i due migliori virgulti italici che giocano sulla fascia. Nessuno dei due, ahimè, andrà ai mondiali. Romulo in Brasile, a difendere il tricolore, dopo che è stato scartato dalla Fiorentina e rigenerato dal Verona. Se non è una favola questa... Romulo Souza Orestes de Caldeira è il classico esempio che, con dedizione, sacrificio ed umiltà, chiunque può coronare il proprio sogno: andare ai mondiali. E pensate, Romulo brasiliano di Pelotas, che va in Brasile a giocare contro la propria nazione, contro la propria gente. Il mondo è proprio cambiato, e non siamo sicuri sia cambiato in meglio. Ma tant'è, stanti le dichiarazioni odierne e le previsioni di Sky, Romulo andrà ai mondiali come terzino destro, proprio quando la Fiorentina (ancora proprietaria del cartellino del nuovo fenomeno) sta cercando un elemento di valore, proprio in quel ruolo. Santon, Antonini, lo stesso Criscito, tutti nomi accostati ai viola, e dire che in viale Fanti avrebbero in casa uno dei 23 convocati da Prandelli per i prossimi mondiali. Quando si dice... "chi ha il pane, non ha i denti". Comunque, da parte nostra auguriamo tutte le fortune a Romulo, professionista integerrimo, esempio di umiltà, abnegazione e dedizione alla causa. Certo, allo stesso tempo, ci vengono in mente i tempi della Fiorentina...

IL BRUTTO ANATROCCOLO - Non ce ne voglia il buon Orestes, ma tale soprannome girava in curva. Ironico, beffardo. Romulo e Remo, il minimo era questo. Romulo era spaesato, in costante difficoltà, trattato male da Mihajlovic, "difeso" da Corvino. "Romulo? Bravo ragazzo, ma è costato 2,5 milioni di euro..." Lo ricordiamo a Cortina, nell'estate 2011, quando gurdava spaurito Sinisa che cercava di insegnargli i movimenti difensivi. Lo ricordiamo ridicolizzato da Oduamadi, esterno oggi del Varese, che nel 2011 durante un amichevole Torino-Fiorentina "sverniciò" il buon Romulo, gettando nello sconforto la tifoseria viola. Insomma, Romulo come il brutto anatroccolo, catapultato in una realtà non sua, più grande di lui. Però correva, Romulo correva, ce la metteva tutta, e al pubblico piaceva. Al tifo viola piace chi si impegna, chi da tutto, a prescindere dai risultati. Con Mihajlovic 10 presenze e zero gol. Con Montella 20 presenze e 2 gol: a San Siro contro l'Inter, a Firenze contro il Torino. Il gol decisivo del 4-3. Poi il Verona e la scalata inarrestabile. Fuor di battuta, restiamo convinti che Romulo sia un giocatore "da Verona", non da Fiorentina.  Non da Fiorentina che vuol vincere lo scudetto. Certo in un 3-5-2, mezzala in un 4-3-1-2, chissà... La Fiorentina, crediamo, abbia bisogno di altro. Però le parole di Prandelli, l'interessamento del PSG, la considerazione del mondo del calcio, deve servire come esempio. La morale è che chiunque ce la può fare, il brutto anatroccolo può trasformarsi in uno splendido cigno... in qualsiasi momento. Basta guardare avanti, basta crederci, basta non mollare. Esattamente come ha fatto Romulo. Chapeau.