LA FIORENTINA HA TENUTO LA ROTTA DOPO LA BUFERA: NON ERA SCONTATO, NON ERA FACILE. È STATA BRAVA, MONTELLA HA FATTO UN OTTIMO LAVORO, PECCATO PERDERLO. IL TECNICO È UN CASO URGENTISSIMO DA RISOLVERE: LA NUOVA STAGIONE È ADESSO

25.05.2015 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
LA FIORENTINA HA TENUTO LA ROTTA DOPO LA BUFERA: NON ERA SCONTATO, NON ERA FACILE. È STATA BRAVA, MONTELLA HA FATTO UN OTTIMO LAVORO, PECCATO PERDERLO. IL TECNICO È UN CASO URGENTISSIMO DA RISOLVERE: LA NUOVA STAGIONE È ADESSO
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© foto di Federico De Luca

Dopo l’eliminazione col Siviglia, le polemiche, le energie spese, il sospetto che la Fiorentina fosse ormai consunta si stava facendo largo. In fin dei conti era un pensiero maligno giustificato: i famosi 40 giorni di fuoco che hanno frenato la Fiorentina, sono stati frutto soprattutto di una calo mentale della squadra. Non certo fisico. In quel flop temperamentale ci stanno i limiti di un gruppo che ritenevamo pronto per l’alta velocità e che invece ancora non lo è. Alla luce di tutto questo, era lecito temere che dopo le sberle del Siviglia la nave affondasse. Questo non è accaduto: i viola hanno tenuto la rotta, vincendo con Parma e Palermo e ora sono in Europa League, anche se non ancora matematicamente quinti. L’operazione non era scontata perché con Verona e Cagliari, ad esempio, la Fiorentina aveva preso cazzotti. Non era facile per Montella ritrovare il filo della serenità e traghettare la squadra in Europa per il terzo anno consecutivo. E invece ci è riuscito. Dimostrando di essere un ottimo allenatore: il tecnico capace è quello che vince, ma pure quello che non si smarrisce dopo un momento negativo. 
E’ un peccato perderlo.

Perché questo sembra ormai il suo destino; le dichiarazioni di Palermo non fanno che confermare quanto lui sia ormai distante dalla Fiorentina. Solo Andrea Della Valle potrà giocare il jolly e trattenerlo. Sempre che lo abbia nel mazzo, naturalmente. 
Il caso Montella è un bel problema per la società viola: questo sarebbe il periodo in cui si pianifica il mercato, si tracciano le coordinate del ritiro, si mettono a punto le strategie per le amichevoli estive. Ma non è così perché la Fiorentina non sa ancora chi la guiderà. Una situazione complicata che rischia di diventarlo ancora di più se non sarà affrontata di petto e subito. Ogni giorno che passa è uno spreco. Firenze spera che non si rovini tutto quanto è stato fatto di buono fino ad oggi. Ma forse è il destino della Fiorentina. Quello dell’ultimo gradino mai salito, quello della discontinuità dei programmi. Eppure non ci vorrebbe molto per invertire la rotta…