BASSETTI, Stadio in assoluto uno dei luoghi più sicuri
Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di 'Up&Down', è intervenuto Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive San Marsino di Genova: "La riapertura degli stadi? Per l'Europeo mi pare che la Federazione si sia già espressa. Io credo che se questi numeri continueranno a decrementare si possa ragionevolmente pensare a una riapertura degli stadi italiani prima della fine di questo campionato. Lo stadio è in assoluto uno dei luoghi più sicuri visto che i contagi all'aperto sono pochi. Ovviamente non a capienza completa. Non vedo dove possa essere il problema. È anche questa una di quelle attività che, in sicurezza, possono riaprire. Ci sono due scenari: uno è quello di fare sempre più spettacoli all'aperto con l'arrivo dell'estate, all'aperto il rischio è molto basso. Qualche concerto con distanziamento secondo me quest'estate possiamo vederlo. Anche al chiuso, con i giusti distanziamenti, qualcosa si può fare. Penso a cinema e teatro. Dopo un anno in cui la nostra vita sociale è stata compromessa a livello psicologico questa possa essere un'occasione per un ritorno alla socialità. Noi stiamo stentando con le vaccinazioni, ma comunque abbiamo un 15% della popolazione almeno con la prima dose. A maggio dovremmo avere almeno il 20%, ci sono già un sacco di categorie che hanno ricevuto la vaccinazione e quindi secondo me non è il caso di essere troppo 'chiusuristi'".
Sullo sport amatoriale: "Devono crearsi le condizioni per ripartire. Magari non per quest'anno, ma secondo me per settembre si deve riaprire. Non possiamo creare una popolazione sedentaria di gente che non fa sport. Ovvio che bisognerà studiare dei protocolli per gli sport di contatto, a settembre sarà più facile perché speriamo di avere un 50% della popolazione vaccinata".
Sull'estate: "Sarà sicuramente migliore di quella dell'anno scorso. Avevamo fatto un'estate con il fuoco che continuava a bruciare sotto la cenere. Credo che sarà un'estate da vivere assolutamente con cautela, ma ci auguriamo che sia meglio dell'anno scorso. Ovvio che non potremo andare a ballare in 200 uno appiccicato all'altro, ma serve sicuramente una regolamentazione per consentire di lavorare anche a chi ha a che fare con il divertimento".