PECCATO, EMRE MOR ERA UN’IDEA PASSANO I GIORNI, MA TUTTO TACE… TRA RABBIA E RASSEGNAZIONE C’ERA UNA VOLTA LA FIORENTINA

05.08.2017 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
PECCATO, EMRE MOR ERA UN’IDEA PASSANO I GIORNI, MA TUTTO TACE… TRA RABBIA E RASSEGNAZIONE C’ERA UNA VOLTA LA FIORENTINA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Solo per qualche giorno ci avevamo creduto, in fin dei conti Emre Mor era una bella idea. Trequartista, fantasioso, veloce, uomo contro uomo sempre in vantaggio, ma come il nome è saltato fuori la Fiorentina è stata cannibalizzata. Pare sia l’Inter ancora una volta ad avere la meglio. I tifosi sono arrabbiati, anzi, adesso la maggior parte sono rassegnati. Dentro la Fiorentina ci sono più anime, il club viola è affascinante, ricorda un po’ la vecchia Dc…

Sì, la Balena Bianca dei correntoni. C’è chi è convinto di fare ancora grandi cose, c’è chi è molto preoccupato, c’è infine chi non capisce perché per prendere un calciatore con 70 milioni in cassa ci siano sempre tanti problemi. Colpa di Corvino o di chi vuol vendere la società? Come per altro spiegato attraverso un comunicato il 26 giugno scorso. E pensare che qualcuno si meraviglia ancora. Ma di cosa? Tutto è così chiaro… No signori, siate sereni, la Fiorentina è in vendita e quindi la politica delle plusvalenze, degli ingaggi ridotti, dell’anima prosciugata, sono l’esatta fotografia di ciò che sta accadendo. 

Però, qualcuno, sostiene che ci sia ancora tempo per costruire la squadra. Chissà, forse è vero. In fin dei conti il campionato inizierà il 20 agosto e prima della chiusura degli affari ci saranno solo due partite. Il rischio è quello di fare pochi punti??? Amen, i viola si riprenderanno dopo. Questo è il paradigma degli stati di animo: c’è chi non ne può piu’ dei Della Valle a Firenze e chi invece continua ad invocare pazienza. Vedremo chi avrà ragione. Un dato, però, è certo: Pioli ha il diritto-dovere di preparare una squadra e più passa tempo e più che il suo lavoro diventa difficile. 

Noi crediamo che alla fine una squadra sarà allestita tra scommesse e talune certezze. Una formazione da centro classifica che se sarà brava, ma parecchio brava, potrà lottare per qualcosa in più. 

C’era una volta la Fiorentina, quella figlia dell’ambizione dei Della Valle. Lottava oltre i propri limiti, pure contro decisioni arbitrali discutibili. C’era una volta Diego Della Valle, quello che si opponeva alla cessioni di Toni, Mutu e Jovetic, tanto per restare ai più noti. Mentre oggi saluta senza commozione una cessione dopo l’altra. Ma dai, coraggio, domani è un altro giorno. Via col vento o via da Firenze. La storia sarà giudice severo, senza sconti.