UNA VITTORIA... SUDATA

Ad un anno di distanza riviviamo la vittoria al 91' contro l'Udinese, e perchè no... "Irina te amo"!
25.08.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
UNA VITTORIA... SUDATA

Quel giorno è nata una stella, la Fiorentina di Vincenzo Montella. Chiediamo scusa per la rima (abbiamo scritto di meglio...) ma ci piace mettere in evidenza la prestazione dei viola contro l'Udinese di Guidolin. Esattamente un anno dopo. Era il 25 agosto 2012 e si disputava la "prima" in tutti i sensi: per il campionato (anticipo di sabato alle 18), per la Fiorentina (a dire il vero sette giorni prima c'era stato il prequel in Tim Cup, 2-0 al Novara), per l'aeroplanino che fece subito vedere di che pasta era fatto. Eh già, perchè quella vittoria per 2-1 fu molto farina del suo sacco. Piccola parentesi: dodici mesi fa Fiorentina-Udinese costituì l'anticipo degli anticipi, domani Fiorentina-Catania sarà il posticipo dei posticipi. L'augurio è che gli opposti si attraggano e producano lo stesso risultato. Ma andiamo con ordine. Fiorentina-Udinese cominciò subito male per i viola con il gol di Maicosuel al 28': verticalizzazione di Muriel per il brasiliano, Nastasic (unica presenza in campionato per il serbo, ceduto 24 ore dopo al Manchester City) sbaglia il fuorigioco e diagonale vincente che non lascia scampo a Viviano. Fiorentina in campo col 3-5-2 (speculare a quello dei friulani), modulo azzeccato ma, ahimè, uomini sbagliati. Cassani e Romulo a centrocampo toglievano velocità e raziocinio, Ljajic era ben lungi dal giocatore che si paleserà negli ultimi 5 mesi di campionato. A quel punto Montella prende e rigira la squadra: Cuadrado rileva Cassani al 57', El Hamdaoui sostituisce Ljajic al 66', dodici minuti dopo entra Aquilani per Romulo... E non è proprio la stessa cosa. La ripresa è un assedio alla porta di Brkic. Anche la Dea Bendata sembra apprezzare: al 67' un cross di Borja Valero viene raccolto da Jovetic al limite della area, girata del montenegrino deviata (nettamente) da Danilo che fa 1-1. Nel frattempo Cuadrado macina chilometri e dribbling sulla fascia destra, El Hamdaoui fa impazzire dalla parte opposta, Aquilani sventaglia da par suo... Come al 91', quando un coast-to-coast del romano raggiunge Jo-Jo sul vertice sinistro dell'area bianconera, doppio passo e destro a girare che fa 2-1. Tripudio, delirio e telecamere puntate sulla tribuna dove Andrea Della Valle dà spettacolo. Il "patron" non si tiene, si sbraccia, esulta e suda, suda, suda fino a cambiare colore. Negli spogliatoi sarà Jovetic a prestargli una camicia di riserva (la taglia più o meno era quella) e lo stesso Andrea si presenterà in conferenza stampa bello che rivestito per esternare tutta la sua gioia. E' la sua rivincita, è la sua vendetta contro chi lo criticava, chi lo riteneva incapace e inadeguato al ruolo. E' la nascita di una stella che brillerà per tutta la stagione.

"IRINA TE AMO" - Ci sono cose che non stancano mai, una di queste è l'urlo di Bati-gol... "Irina te amo", datato 25 agosto 1996. Serata calda, e non solo in campo, a San Siro si affrontano Milan e Fiorentina per la supercoppa italiana. Rispettivamente campione d'Italia e vincitrice della coppa Italia 1996. Non ci dilungheremo oltre, di quella sera ricordiamo solamente l'orgoglio di essere tifosi, anche per noi che dovremmo restare imparziali. Ma come si fa? Batistuta che irride Baresi, il "Re Leone" che batte le punizioni come fossero rigori, e poi quelle maglie bianche con pantaloncini viola che fanno il giro di campo e ci raccontano quant'è bello essere fiorentini e tifare viola. Sono passati 17 anni, ed il ricordo è sempre vivo. Se possibile, ancora di più...