SE BEPPE IACHINI GIOCASSE ANCORA...

Caro Beppe, cari tifosi viola, leggete cosa fece Claudio Merlo nel 1978... Istruzioni per l'uso.
15.05.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
SE BEPPE IACHINI GIOCASSE ANCORA...

Dieci minuti, forse un quarto d'ora... se Beppe potesse li giocherebbe ancora. Magari chissà, proprio domenica contro il Milan, e dare così ascolto al suo vecchio cuore viola. E poi ne siamo certi, a 49 anni appena compiuti sarebbe ancora in grado di mordere le caviglie, di mangiare l'erba. Insomma, difendere uno 0-0 che sarebbe benedetto. Eh già, perchè al tempo si diceva che Beppe Iachini stesse più per terra (dove l'erba ti struscia in faccia) che in piedi, si buttasse tra le gambe degli avversari una ventina di volte a partita, per poi rialzarsi e rincorrere il pallone come niente fosse. Che funzionasse meglio lui di una falciatrice, che fosse il primo a immolarsi (specie sui calci di punizione) e l'ultimo ad arrendersi. Questo era Beppe Iachini, uno che non aveva paura di niente e di nessuno. Oggi il piccolo centrocampista marchigiano fa l'allenatore, dal dicembre 2012 siede sulla panchina del Siena, e tre giorni fa ha messo paura al Napoli di Mazzarri. E allora perchè non fare altrettanto col Milan? E' ciò che sperano i tifosi viola, gente che non dimentica, che sa essere grata a chi ha dato l'anima per la Fiorentina. Proprio come ha sempre fatto Beppe Iachini. Del resto Beppe a Firenze è ancora un esempio, un termine di paragone. Vi è mai capitato di sentir dire... "Quello? Sarà anche bravo ma non si impegna. Ricordate Beppe Iachini? Come giocatore era quello che era, ma in campo sputava sangue per la maglia viola". Esattamente come dovrebbe fare il Siena domenica prossima, una squadra ormai retrocessa contro la corazzata rossonera, protetta dal palazzo, dalla Lega, dai poteri forti. Una sorta di Davide (Iachini) contro Golia (Galliani). E se proprio dovesse mettersi male, il quarto uomo alza il cartellone e ordina il cambio: al 75' entra Giuseppe Iachini. Un paio di tackle, qualche scivolata qua e là, e la Fiorentina va in Champions League. Facile no?

L'ESEMPIO DI CLAUDIO MERLO - Non sarebbe la prima volta che qualcuno lavora sottotraccia per la Fiorentina. Certo, con tempi e modi diversi, ma la storia che ci siamo inventati per Beppe Iachini ci riporta a quella di Claudio Merlo (LEGGI QUI l'intervista in esclusiva a FV di Merlo). Era il 1978, la Fiorentina di Chiappella lottava per non retrocedere, e tutto passava dal risultato di Inter-Foggia. Se i pugliesi perdevano, la Fiorentina era salva. Claudio Merlo, ex-viola e mezzala del secondo scudetto (1969), allora militava nell'Inter e disputava la sua ultima partita con i nerazzurri. Si dice (anzi, sostiene lo stesso Claudio, non sappiamo quanto ci sia di romanzato...) che nell'intervallo, sul risultato di 1-1, proprio Merlo avesse spronato i compagni a mettercela tutta per aiutare la Fiorentina. Claudio "in primis" dette l'esempio ed alla fine risulterà il migliore in campo. Ricordiamo ancora l'accaduto: manca un quarto d'ora alla fine, la Fiorentina è praticamente in serie B quando tale Alessandro Scanziani realizza il gol del 2-1 per l'Inter ... salvando di fatto i viola. Ci piace credere che i buoni uffici del buon Claudio servirono a compiere il miracolo, più o meno come servirebbe domenica per Siena-Milan. Una cosa è certa: Beppe farebbe carte false per aiutare la Fiorentina, l'augurio è che i suoi giocatori lo seguano e facciano altrettanto. Altrimenti, caro Beppe, non ti resta che scendere in campo e seguire l'esempio di Merlo...