PROVACI ANCORA PEK

20.12.2013 01:31 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
PROVACI ANCORA  PEK

Recita la vulgata: Pizarro non ha più voglia. Pizarro fa il compitino, Pizarro è diventato un peso, Pizarro vuol tornare in Cile. Può darsi. Andiamo avanti: Pizarro parla di “scherzetto”, protesta, si agita, dopo il Napoli fa il gesto delle “manette”... Insomma, Pizarro non ci crede più. Può essere. Però... E' un po' come l'uovo e la gallina: chi è nato prima? Ovvero: Pizarro non ha più voglia perchè non ci crede, oppure non ci crede perchè non ha più voglia? Ah, saperlo... Il risultato è che anche Montella non crede più in Pizarro. Fino a toglierlo di squadra. Fino a preferirgli Aquilani come regista. Che, se ce l'avessero detto l'anno scorso, avremmo gridato allo scandalo. E invece... Chiariamo subito: Pizarro non ha niente, Pizarro sta benissimo. Si, forse è in ritardo di condizione, ma Pizarro fisicamente è a posto. E la testa? Il morale? Difficile dirlo. Eppure, per questa Fiorentina, noi continuiamo a ritenerlo indispensabile. Almeno per fare il salto di qualità. E così Montella, che vorrebbe recuperarlo in tutti i modi. Del resto è stato proprio l'aeroplanino a dire: “Il limite di Pizarro? Dopo un po' diventa indispensabile. E la Fiorentina non può fare a meno di Pizarro”. E allora? Manca l'ultimo anello, il più importante, il più difficile da congiungere: David Pizarro ci deve provare, si deve convincere di essere ancora un numero uno. Deve capire che la Fiorentina, senza di lui, va da poche parti. Che lui, senza la Fiorentina, non va da nessuna parte. Tantomeno ai mondiali. A buon intenditor...

TOP-PLAYER: Eh già, si ha un bel dire di Cuadrado, Rossi, Gomez... Tutti (più o meno) Top-Player. Pizarro è della stessa categoria: uno decisivo, uno che determina, uno che in campo lo senti. E sopratutto lo sentono gli avversari. Poi c'è il rovescio della medaglia: palloni persi malamente, proteste inutili, falli da ultimo uomo. L'ammonizione chirurgica, sistematica. Dottor David e mister Pizarro. Però, per una Fiorentina che vuol puntare ad un trofeo (Tim Cup o Europa League che sia) che vuole andare in Champions League, Pizarro è una sorta di valore aggiunto. E non stiamo esagerando. Il cileno imposta (e fin qui...), crea superiorità numerica, fornisce assist, recupera palloni. Segna pure dei gol. E poi... Vi siete mai chiesti perchè l'anno scorso la Fiorentina non subiva tiri in porta? Magari prendeva un gol e si diceva... “Certo Viviano è sfortunato: un tiro un gol. Non ha mai la possibilità di rifarsi”. Tradotto: gli avversari non tiravano mai in porta. Due motivi su tutti: il possesso palla, percentuale 70-30, grazie a Pizarro che girava e rigirava su se stesso nascondendo il pallone. Il filtro operato dal centrocampo a cinque sapientemente orchestrato dal Pek che fungeva da regista e frangiflutti davanti alla difesa. Ecco, tutto questo non c'è più. La squadra produce, gioca, spesso vince, ma gli avversari entrano in area come lame nel burro (vedi Roma piuttosto che Verona). E sopratutto i viola non danno mai l'impressione di sottomettere gli avversari. Come succedeva lo scorso anno. Per questo non ci arrendiamo e diciamo... “Provaci ancora Pek”.