IL PODIO DI RUBIK...

Il mio podio è: Antognoni, Batistuta, Baggio. Il vostro qual è?
06.12.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
IL PODIO DI RUBIK...

Antognoni, Baggio e Batistuta. Tre nomi (in rigoroso ordine alfabetico), tre fuoriclasse che, bontà loro, hanno fatto la storia della Fiorentina. Chi non l'ha mai lasciata, chi l'ha lasciata troppo presto, chi l'ha lasciata dopo 9 anni (pur rinunciando ad offerte sontuose, Bati dixit...) Proprio il ritorno a Firenze del "Re Leone" (quello vero) ha riaperto la ferita sui grandi ex che non "legano" con i Della Valle. Ha posto il problema su quanto e cosa potrebbero fare Antognoni e Batistuta in Fiorentina. Ha riproposto il dilemma su chi sia stato più forte: "Antonio" o Bati? O meglio: chi tra i due è stato il giocatore simbolo, chi quello più ricordato, più amato, più venerato... Difficile dirlo, anche perchè i due sono grandi amici e forse guardano con un pò di fastidio certi dualismi. Perche' hanno giocato in generazioni diverse, a 20 anni di distanza l'uno dall'altro. E ancora perchè, come in tutte le contese, tra i due "litiganti" si inserisce un terzo. Che per ora non gode, ma si diverte. Si diverte eccome. Il suo nome è Roberto Baggio. Per lui 4 stagioni in maglia viola ed il copyright della famosa B2 con Stefano Borgonovo. Roby è l'icona degli anni 90', come Antonio lo fu degli anni 80', Bati-gol degli anni 2000. Tre generazioni, tre opzioni che si scambiano, si intersecano tra loro. C'è anche chi prova a stilare una classifica: Antognoni-Baggio-Batistuta (i più anziani), Baggio-Antognoni-Batistuta (anziani anche loro, ma non abbastanza). Infine Batistuta-Baggio-Antognoni. Quest'ultima compete agli yuppies di oggi, quelli intorno ai 25 anni, la nuova curva Fiesole che prima di Fiorentina-Verona ha inneggiato a Gabriel. Poi ci sono i giovanissimi: loro arrivano a Toni, Mutu... Fino a Giuseppe Rossi. Magari chissà, Mario Gomez. Ma torniamo al podio. Eh già, perchè gira e rigira i nomi sono sempre quei tre: Antognoni, Baggio e Batistuta. Il primo podio senza posizioni fisse, un podio interscambiabile, come era il cubo di Rubik. Ricordate? Tanti tasselli che dovevano comporre una facciata monocolore. In questo caso i tasselli restano tre, e li devi girare, girare, girare, per trovare una soluzione. Che probabilmente non arriverà mai. Qualcuno puo' dire: "ma Julinho, Montuori, Cervato, De Sisti, Passarella, Rui Costa... ve li siete scordati?" No, ci mancherebbe. Ma il podio prevede solo tre posti, e se andate a chiedere in giro vi sentirete ripetere: Antognoni, Baggio e Batistuta. In che ordine? No, quello non è dato sapere. Dovete pensare, riflettere, girare e rigirare, sennò che podio di Rubik sarebbe?

P.S - Ormai il pezzo lo avevo fatto, però lasciatemi esprimere un grande senso di vuoto nel sapere che Nelson Mandela non c'è più. O forse... c'è più di prima. Almeno me lo auguro.