GIUSEPPE ROSSI, PENSACI TU...

Apprendiamo di Pasqual in nazionale solo dopo aver scritto e pubblicato questo pezzo. E allora lasciateci aggiungere... Siamo felici!
07.09.2013 00:05 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
GIUSEPPE ROSSI, PENSACI TU...

Come diceva la pubblicità? "Gigante, pensaci tu..." Ebbene, Giuseppe Rossi un gigante non lo è per davvero, almeno fisicamente: 174 cm per 73 kg. In compenso "Pepito" sfoggia un mancino di cachemire, tecnica a volontà e tanta, tanta fantasia. In più un gran tiro dalla distanza (sempre di sinistro) proprio quello che ci vuole per "chiudere" partite come quelle di ieri sera. Ci riferiamo a Italia-Bulgaria, terminata 1-0 (gol, decisivo di Gilardino, guarda caso ancora Fiorentina...) una delle peggiori prestazioni di sempre della nazionale italiana. In panchina sedeva Cesare Prandelli, davanti al televisore Giuseppe Rossi che - dal suo residence - avrà osservato, chiosato, giudicato. Lui non lo dirà mai, e neppure Cesare che - tra quattro giorni - con una vittoria sulla Repubblica Ceca guadagnerà ufficialmente il "pass" per i mondiali in Brasile. Allora lo diciamo noi: il Giuseppe Rossi visto a Moena, quello visto nelle prime uscite tra campionato e coppa, è la panacea di tutti i mali per questa nazionale. Il collante ideale tra attacco e centrocampo, la variabile impazzita che taglia la tre-quarti avversaria e conclude a rete. Oppure pronta a servire l'assist decisivo per il compagno. Come rispondeva il gigante nella pubblicità? "Ci penso io". Giuseppe Rossi, ci penserà lui.

ROSSI-BALOTELLI, CHE COPPIA... Cominciamo col dire che Giuseppe Rossi ha esordito in nazionale proprio contro la Bulgaria. Era l'11 ottobre 2008, allenatore Marcello Lippi, e Pepito entra nel secondo tempo di Bulgaria-Italia (0-0) al posto di Totò Di Natale. Realizza il suo primo gol in maglia azzurra il 6 giugno 2009 in amichevole contro l'Irlanda del Nord. Quindi partecipa alla Confederations Cup del 2009 segnando una doppietta (il 15 giugno) contro gli Stati Uniti (3-1 per l'Italia, azzurri comunque fuori al primo turno). Viene pre-convocato per i mondiali in sud-Africa del 2010, ma non farà parte della spedizione. E' il turno di Prandelli, Pepito è uno dei titolari... al netto degli infortuni. Aprile 2012, ennesimo stop al ginocchio, la coppia delle meraviglie Rossi-Balotelli viene messa in soffitta. In attesa di tempi migliori.

ROSSI, PENSACI TU... E siamo ai giorni nostri. Cesare Prandelli non ne fa mistero, segue Pepito, lo osserva, prega perchè non si faccia male un'altra volta. E ringrazia la Fiorentina che lo ha rigenerato, Montella che lo ha ricostruito. Eh già, stavolta non si scherza, stavolta c'è un mondiale da giocare, da lottare, possibilmente da vincere. E la coppia azzurra è Rossi-Balotelli: classe, tecnica, fantasia allo stato puro. E poi l'opportunismo, la furbizia di "Pepito" (non a caso Bearzot gli dette quel soprannome, in ricordo del suo "Pablito") la forza, la prepotenza di Mario. E non c'è Osvaldo, Insigne, Gilardino che tenga: la coppia mondiale è Rossi-Balotelli. E per una volta il gigante è quello più piccolo di statura...