FIRENZE E L'EUROPA... 1269 GIORNI DOPO

29.08.2013 00:08 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
FIRENZE E L'EUROPA... 1269 GIORNI DOPO

Sono passati 1269 giorni, ed il calcio europeo torna a far capolino all'Artemio Franchi. Era il 9 marzo 2010, si giocava Fiorentina-Bayern per il ritorno degli ottavi di Champions League. Fu un gol di Robben al 65' ad infrangere i sogni di gloria della squadra di Prandelli. Un minuto prima il gol di Jovetic aveva illuso i 40.000 cuori viola, fino al sinistro chirurgico, micidiale dell'olandese. Quella sera in campo per i bavaresi c'era anche Mario Gomez. Super Mario giocherà solo 30 minuti, sostituito per infortunio da Miro Klose, ma il suo Bayern nonostante la sconfitta per 3-2 va dritto ai quarti di finale per la gioia di Ovrebo e tutta la Uefa. Platinì in testa. Altri tempi, sopratutto altra competizione perchè quel 9 marzo si giocava la Coppa dalle grandi orecchie, quella che la Fiorentina di Montella avrebbe dovuto giocare al posto del Milan. Ma tant'è... E allora rincariamo la dose: sono passati addirittura 1945 giorni, più di 5 anni, dall'ultima partita di Europa League che allora si chiamava ancora coppa Uefa. Era il 1 maggio 2008, in panchina sempre lui, Cesare Prandelli, in campo Fiorentina e Glasgow Rangers che si giocavano la semifinale di ritorno. Finì 0-0, dopo 120 minuti di assedio continuo alla porta degli scozzesi, fino alla lotteria dei rigori, fatali per i colori viola a causa degli errori di Vieri e Liverani. Insomma, 64 mesi separano la Fiorentina dal punto più alto della gestione Della Valle, ovvero una semifinale europea. Ecco perchè è giunto il momento di vincere qualcosa, almeno di provarci, e la partita di stasera contro il Grassoppher è solo il primo tassello di un mosaico che (ce lo auguriamo) dovrà essere vincente. Si attende la terza vittoria consecutiva stagionale, il primo gol ufficiale di Mario Gomez che deve rendere qualcosa a Firenze, in termini di rendimento e risultati. Sarà la prima senza Adem Ljajic che ha preferito il traffico di Roma alla soavità del Piazzale Michelangelo. Sopratutto sarà la prova di maturità per una squadra che studia da grande, un'occasione da non perdere per alternative di lusso come Ambrosini, Joaquin, Iakovenko, Mati Fernadez. Non manca nulla, si accendano le luci perchè Firenze e la Fiorentina tornano in Europa.