COMUNQUE VADA... SARA' UN SUCCESSO

03.09.2013 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
COMUNQUE VADA... SARA' UN SUCCESSO

La tesi è quasi scontata: la Fiorentina ha fatto un mercato eccellente ed ha costruito una squadra fortissima, forse la più forte degli ultimi 20 anni. L'antitesi è invece più articolata: per completare l'opera serviva un portiere (del resto, una partita azzeccata non fa primavera) ed un difensore centrale. Più il vice-Pizarro, come spesso recita Montella. Noi, fedeli al principio hegeliano, la prendiamo con filosofia e formuliamo la sintesi: fiducia illimitata, incrollabile nel duo Pradè-Macià (oltre che in Montella) e ci adeguiamo al trio delle meraviglie. Anche perchè criticare, ancor peggio condannare, in questo momento non avrebbe alcun senso. Se ne riparla a gennaio, sperando che le scelte settembrine diano piena ragione all'entourage viola.

CAMPANELLI D'ALLARME - Un paio di considerazioni, però, ce le concederete. A cominciare dal portiere. E' indubbio che Neto goda di buona stampa all'interno dello spogliatoio. E' altrettanto vero che le alternative al brasiliano lasciassero parecchio a desiderare. Sorrentino e Agazzi si inserivano nel solco nostrano che poco aggiungeva al cambio... tanto per cambiare. Discorso diverso per Sommer e Julio Cesar: il primo (costoso, troppo costoso per età e rischio dell'operazione) è rimandato a tempi migliori. Il secondo era il vero obiettivo, la mela tentatrice, ma come si dice? A tirar troppo la corda si rischia di romperla. E la corda si è rotta, anzi... è finita la pazienza dei dirigenti viola. Spazio e fiducia a Neto, dunque, che ora va difeso e che a Genova ha pescato il Jolly di una prestazione sopra le righe. Speriamo che dopo, venga anche tutto il mazzo.

PRESI... NEL MEZZO - Eppure la partita di Marassi ci aveva suggerito qualcosa. Compper che perde Gilardino in occasione del gol, Tomovic che guarda lo stesso "gila" colpire in piena area (bravissimo Neto ad alzare sulla traversa). E poi ancora Compper che ad inizio ripresa fa le prove del rigore, fino al penalty vero e proprio causato ancora dal franco-tedesco. Col rischio di riaprire un partita già chiusa. Aggiungendo Hegazy ancora convalescente ci spingiamo a dire: non serviva un difensore centrale? Magari un "pennellone" che svetti sulle palle alte... Ci risulta che Marvin Compper faccia spogliatoio, nonostante il suo noviziato (è arrivato a gennaio scorso). Ci risulta, altresì, che la scelta di non toccare il gruppo vada in questa direzione, che qualsiasi inserimento avrebbe rappresentato un fastidioso fuori programma. Noi capiamo fino ad un certo punto, ma ci adeguiamo. Lo abbiamo detto, da quì a gennaio inutile criticare. Remiamo tutti insieme, compatti per la Fiorentina.

IL VICE PEK - Sinceramente siamo meno dispiaciuti per il mancato acquisto di un vice-Pizarro. Ambrosini, Vecino, Bakic, Mati Fernandez, queste la alternative reali a centrocampo. E poi Joaquin, Iakovenko, Wolski, Alonso, esterni polivalenti che grazie ad un cambio di modulo (dal 3-5-2 al 4-3-3) possono surrogare l'usura del cileno. E poi, chi ha detto che Pizarro abbia bisogno di riposo? Noi lo vediamo voglioso e propositivo. A volte anche troppo...

CONSIDERAZIONI FINALI - Il dubbio lacerante è che alla fine potremmo rimpiangere la "ciliegina", il Pietro Vierchowod che sublimò il mercato del 1981 (quello dei Graziani, Pecci, Cuccureddu, Massaro e Monelli). L'acquisto dell'ultimo minuto che cambia la griglia di partenza, che obbliga i giornali a rifare la grafica e mettere la Fiorentina in pole-position. Infine il punto interrogativo Vargas: Mencucci lo definisce l'arma in più, Montella (che lo ha già bocciato l'anno scorso) nicchia, prende tempo. Difficile fare pronostici col peruviano. Noi lo ripetiamo, massima fiducia in chi opera sul mercato, e per questo diciamo: "Comunque vada, sarà un successo". Ai posteri...