C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA...

26.11.2013 00:06 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
C'E' SEMPRE UNA PRIMA VOLTA...

Il dubbio è amletico: a distanza di 24 ore, la rabbia per la sconfitta di Udine è svanita oppure aumentata? Ci spieghiamo meglio. Si suol dire che il tempo cancella tutto, ed a mente fredda l'opaca prestazione contro l'Udinese (sopratutto nel 2° tempo) lascia il posto alla speranza, alla prospettiva di una pronta ripresa. Già da giovedì, in coppa, contro il Paços de Ferreira. Di contro guardi la classifica, vedi cos'ha fatto la Roma nel posticipo, rileggi cosa hanno combinato le dirette avversarie... E la rabbia sale, quasi esplode incontrollata. Eh già, perchè con i tre punti del "Friuli" i viola sarebbero quarti, ad un punto dal terzo posto. Ergo, ad un punto dalla Champions League. Non solo: avrebbero superato l'Inter e recuperato due punti alla Roma. In sintesi, la sconfitta di ieri è una colossale occasione persa. Ma questo lo hanno già detto e scritto tutti. Quello che vogliamo analizzare, sempre a distanza di 24 ore, sono alcuni eventi che noi abbiamo catalogato come "prime volte". Poi ci saranno anche delle seconde, terze, quarte volte. Ma andiamo con ordine.

NETO, FINALMENTE! Se la Fiorentina al "Friuli" di Udine ha evitato la classica figuraccia è stato grazie a lui: Norberto Murara neto. Per il portiere brasiliano almeno tre-quattro interventi decisivi, che hanno limitato il passivo. Qualcuno può dire: non è la prima volta che Neto compie dei miracoli. E' vero, basti ricordare la parata su Marchisio nel famoso Fiorentina-Juventus 4-2, propedeutica per il trionfo finale. E' però la prima volta che il buon Norberto ci fornisce quell'impressione di sicurezza, d'inconsueta impenetrabilità. Siamo a livello di sensazioni (anche perchè la realtà, al contrario, ci racconta dell'ennesima papera ad inizio ripresa) ma l'input che arrivava dal numero 1 viola era che l'Udinese non avrebbe più segnato. Quantomeno non su errore del portiere. E dopo tre anni (Neto è arrivato a Firenze nel 2010) è stata davvero la prima volta. Speriamo non sia l'ultima. Capitolo squadra. Siamo sinceri: è stata la prima volta che la Fiorentina non si è mostrata tale. In più non ha mai dato l'impressione di poter recuperare il risultato. Anzi... Gioco frenetico, slegato, individualista, Borja inesistente, Pizarro inconcludente, Cuadrado sciupone e penalizzato tatticamente, Rossi abbandonato. Il tiki-taka? Non fa più per questa Fiorentina. Il possesso palla? Ripassare (forse) l'anno prossimo. E Montella? Anche lui si iscrive al club delle prime volte. Sbaglia le scelte iniziali (Joaquin dal primo minuto, Cuadrado a sinistra), sbaglia i cambi (in campo Mati Fernandez e non Ambrosini). Stendiamo poi un velo pietoso su Ilicic (perchè allora non mettere Vargas?) Sbaglia, infine, le scelte a partita in corso: lo stesso Ilicic nella posizione di esterno e Cuadrado retrocesso terzino. Un passaggio a vuoto, può capitare. Lo ha ammesso pure lui, quindi... Altra prima volta, la prestazione di Borja Valero. Lo spagnolo non l'ha mai presa (salvo un assist di tacco per Cuadrado, magnifico, mal sfruttato). Non era mai successo, conoscendo il soggetto non risuccederà.

LE ALTRE VOLTE - Poi ci sono gli "evergreen". 1) Il rigore su Rossi: evidente, clamoroso, solare. Perchè meravigliarsi, ormai è la regola. Si era a metà primo tempo e come hanno detto in molti: "Tu dammi il rigore, vedrai che dopo si gioca molto meglio". Non fa una piega. 2) Le prestazioni di Pizarro ed Aquilani. Ne abbiamo già parlato nella rubrica di ieri: Pizarro marca visita (mentale) dal 4 maggio, dal "mani" di De Rossi in Fiorentina-Roma 0-1. E non si è ancora ripreso. Aquilani, invece, soffre della sindrome dell'abbandono... di Prandelli che lo ha bocciato per Brasile 2014. Il campionato però va avanti, e la Fiorentina non può attendere. 3) Le distrazioni difensive, che oscillano tra i centimetri che mancano, e la scarsa concentrazione sui calci piazzati. Risultato? La Fiorentina prende un gol a partita, e non sempre si può rimediare. Soluzioni? Ce ne vengono in mente due: una immediata, l'innesto di Ambrosini come quinto difensore, forte di testa, bravo a rimanere concentrato fino al 90'. Una a breve termine, l'acquisto di un forte centrale sul mercato di gennaio. Meditate Fiorentina, meditate... Le ultime "altre volte" riguardano Ilicic che resta un oggetto misterioso, Mati Fernandez che non riesce ad imporsi (dopo due anni), le alternative Iakovenko, Wolski, Vecino, Bakic... Tutti buoni giocatori, forse anche bravi ragazzi, ma di potenziali titolari nemmeno l'ombra. Anche per questo aspettiamo gennaio.