LA FIORENTINA

28.07.2016 00:00 di  Tommaso Bonan   vedi letture
LA FIORENTINA
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Non sarà un trofeo che va ad arricchire la spoglia (e spesso bistratta) bacheca della Fiorentina. Non sarà nemmeno un grande campione che arriva a nobilitare la rosa in costruzione di Paulo Sousa (per quello – eventualmente – ci sarebbe tempo fino al 31 agosto...). Né tanto meno, al centro di tutto, c'è un'imminente qualificazione alla Champions League. Anzi, l'argomento è di tutt'altro genere. Di quelli che non riguardano il calcio giocato, il mercato o simili. Ma proprio perché parliamo di Fiorentina – non ce ne vogliano gli amanti di numeri, tattica e affini – vale la pena fermarsi un secondo e riflettere.

Non ci sarebbe nulla di male, infatti, nell'annunciare una festa, delle iniziative o anche più semplicemente l'idea di voler fare qualcosa per i tifosi. Visto il clima che si è respirato negli ultimi mesi, però, nulla poteva apparire scontato. E allora, una volta tanto, nel mezzo a problemi (si fa per dire) di ingaggi, clausole e trattative arenate, è bene sottolineare anche le cose positive. Quale miglior occasione, se non i 90 anni di storia del club, per lanciare un messaggio forte ai tifosi? Detto fatto, stavolta la Fiorentina non si è lasciata sfuggire l'opportunità, dando la possibilità a chi ama, tifa e vive la squadra la possibilità di vivere una giornata all'insegna del viola. Tanto semplice ma allo stesso tempo non scontata. Metti insieme magari, sul terreno del Franchi, i campioni che hanno fatto la storia della Fiorentina, scelti proprio da chi – questi campioni – li ha visti e li vede tuttora giocare. Un mix perfetto, che ha già riscosso ampi consensi (tranne le solite eccezioni) in un passaparola destinato ad aumentare.

Non è possibile costruire, arricchire, alimentare una Fiorentina del futuro se non si tiene conto e non si vive il ricordo di quello che è il passato. Il tutto, con il tifo a fare da trait d'union. Così come da sempre nel mondo di questo sport. Finalmente, adesso lo hanno capito anche in Fiorentina. Anzi... nella Fiorentina.