LUCCHESI A FV, TROPPE PAROLE SUI RINNOVI. PRADÈ E NETO...

Esclusiva di Firenzeviola.it
21.11.2014 19:00 di  Tommaso Bonan   vedi letture
LUCCHESI A FV, TROPPE PAROLE SUI RINNOVI. PRADÈ E NETO...
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© foto di Federico De Luca

Con la sosta del campionato che si avvia alla conclusione, la Fiorentina di Vincenzo Montella è chiamata a dare una segnale importante in classifica, vista la posizione al momento deficitaria in confronto alla aspettative. Il tutto, ovviamente, con le tematiche parallele che di fatto hanno contraddisitinto anche queste due settimane di riposo forzato, dagli importanti rinnovi di contratto fino al mercato di gennaio. Di di tutto questo e più in generale del momento della squadra viola ne parla Fabrizio Lucchesi, ex Direttore sportivo della Fiorentina, che si è così espresso ai microfoni di Firenzeviola.it:

Direttore, subito una ripresa del campionato impegnativa per la Fiorentina: due trasferte e poi la partita con la Juventus.
"Sono proprio curioso di vedere le condizioni della squadra dopo questa sosta del campionato. La speranza è che la Fiorentina possa riprendere subito il percorso che tutti si erano prefissati ad inizio stagione. E' vero, la ripresa è difficile con due trasferte e la gara con la Juventus, ma reputo abbastanza inutile preoccuparsi, bisogna pensare al presente, al Verona".

La squadra in classifica è oggettivamente in ritardo. Quali sono motivi principali?
"Tra le cause principali ci sono sicuramente gli infortuni, che hanno influito principalmente su un unico reparto. Poi evidentemente alcuni elementi cardine della passata stagione per il momento non stanno rendendo come dovrebbero. In rosa ci sono tanti giocatori e probabilmente alcuni non sono all'altezza. In questo senso credo abbia influito molto il caso Cuadrado, che ha condizionato il mercato fino a poche ora dalla conclusione della sessione estiva".

Il tema dei rinnovi è sempre caldo, la situazione continua a non sbloccarsi. Cosa ne pensa?
"Io ho lavorato a Firenze, quindi so benissimo l'attenzione che c'è sulla squadra e le pressioni. Però mi permetto di dire una cosa, un mio pensiero personale: i rinnovi si fanno e basta, non si annunciano. Guardate ad esempio la Juventus: un pomeriggio hanno annunciato i rinnovi di Buffon e Chiellini e il giorno dopo i due giocatori erano già in conferenza stampa a parlare. Sicuramente saranno state situazioni più semplici rispetto a quelle dei viola, ma il concetto è quello giusto".

Pradè ha detto che per Neto i lavori sono ancora in corso.
"Pradè fa il suo lavoro, ed è giusto che parli in un certo modo. Secondo me però c'è una grande distanza ancora tra le parti, una differenza sostanziale tra domanda e offerta. E' vero, in passato le sue prestazioni non sono state all'altezza, ma adesso che è stato anche convocato col Brasile secondo me fa bene a chiedere più soldi. Una società deve mettere in conto che un suo giocatore ad un certo punto possa bussare alla porta".

Mercato di gennaio: serve cedere gli esuberi. Secondo lei è lecito aspettarsi anche un nuovo attaccante in entrata?
"Un attaccante nuovo non farebbe male, considerando che al momento il peso dell'attacco è sulle spalle di un ragazzo di 21 anni (Babacar, ndr). Ad oggi però cedere i giocatori è veramente difficile, soprattutto se sono dei calciatori “normali”: vista la crisi, una squadra non si muove per prendere uno qualunque. O fa la differenza o è inutile. Purtroppo sono i parametri finanziari che lo impongono".

Anche Pradè ha il contratto in scadenza. Come giudica questa linea societaria di rinnovare soltanto anno per anno?
"Ci sono professionisti che si esaltano in queste situazioni, che con un contratto in scadenza riescono a trovare stimoli maggiori. Personalmente non mi piace lavorare così, preferisco poter programmare. Chi fa questo ruolo, in questo periodo difficile, deve avere delle idee visto che i soldi non ci sono. Talvolta ad esempio bisognerebbe anticipare alcune operazioni anche di sei mesi, se non di più, in modo da poter risparmiare denaro. E quindi mi chiedo, com'è possibile farlo se non si conosce il proprio futuro?".

Quindi pensa ad un possibile divorzio a fine anno?
"No, perché comunque la Fiorentina ha una proprietà serissima, sempre presente. Quindi, anche se non c'è ancora nulla di scritto, probabilmente Pradè avrà ricevuto delle rassicurazioni a parole. La voce dei Della Valle, in questi casi, è una vera propria garanzia. Piuttosto, c'è un altro aspetto che mi ha fatto riflettere...".

Prego...
"Ho sentito le voci di una possibile partenza di Eduardo Macia. Magari mi sbaglio, ma per quella che è la mia esperienza dico che dietro al fumo delle indiscrezioni il più delle volte si nasconde una piccola dose di verità...".