UNA PARTITA DI NERVI

29.08.2015 11:15 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
UNA PARTITA DI NERVI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina va a caccia di conferme. E lo fa nella tana di una delle squadre più temibili del campionato e, soprattutto, con la spada di Damocle del calciomercato ancora aperto. La gara contro il Torino si preannuncia infatti uno scontro particolarmente difficile per gli uomini di Sousa, che si scontreranno non solo con una delle formazioni che più si è rinforzata nel corso dell’estate ma che, soprattutto, ha delle alchimie e delle idee di gioco consolidate ormai da anni, grazie al lavoro di Giampiero Ventura. E se affrontare il rinnovato Milan di Mihajlovic, per la Viola era stato quasi un gioco da ragazzi, contro i granata (in uno stadio dove i viola non vincono dal 2008) sarà certamente una sfida più dura.

Anche perché, e lo abbiamo già detto, oltre alla questione tecnica, la Fiorentina dovrà fare i conti anche con la propria tenuta mentale. Gestire l’euforia arrivata nel post-Milan da tutta la piazza non sarà facile, così come fare i conti con un calciomercato che proprio tra domani e lunedì vivrà le sue ore più frenetiche. In casa gigliata, la Fiorentina fa passare ormai da ore il solito messaggio: nessun altro arrivo è previsto, potrebbero essere fatte operazioni sono in sede di cessione. Joaquin, Basanta ma soprattutto Vecino sono in cima alla lista dei partenti.

Per lo spagnolo difficilmente però la condizione attuale potrà cambiare, visto che il Betis non contatta la Fiorentina ormai da giorni e che la richiesta che i viola hanno da tempo fatto per l’esterno non potrà mai essere pareggiata da Macià e dalla sua dirigenza: il torero, ormai fuori squadra da quattro giorni, si metta pure l'animo in pace. Discorso diverso per l’argentino e l’uruguagio: Basanta alla fine potrebbe finire al Monterrey, così come Vecino - davanti ad un’offerta che superi i 12 milioni - potrebbe accasarsi al Napoli anche nelle ultime ore di mercato. Tre sirene a ridosso di un match fondamentale delle quali, obiettivamente, non si sentiva il bisogno. Ed ecco perché Torino-Fiorentina non si prepara solo sulla tattica ma anche e soprattutto sui nervi...