THE SONG REMAINS THE SAME

01.09.2016 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
THE SONG REMAINS THE SAME
FirenzeViola.it
© foto di Lorenzo Di Benedetto

I più attenti avranno notato (e speriamo apprezzato) la citazione musicale. Per la verità il titolo in questione è rimasto a lungo in ballottaggio con un altro pezzo "cult", non dei Led Zeppelin, bensì dei Radiohead. Quel "No Surprises" che bene racconterebbe la noia e la disillusione che ha riguardato i mesi di mercato estivo. Ma se, davvero, nell'ultimo giorno di mercato non sono arrivate sorprese, la nota dolente è la similitudine che si registra, ormai dal mercato invernale del 2015, al termine di ogni sessione di trattative. 

Perchè se è indubbio il miracolo compiuto da Corvino con oltre 30 cessioni, e conseguente riduzione del monte ingaggi, è al tempo stesso assai amaro (per i tifosi, ovvio, visto che il bilancio ne esce a dir poco risanato) un nuovo saldo ampiamente positivo tra entrate e uscite. Tradotto, investimenti come minimo in calo, programmazione altrettanto confusa. Per la cronaca, il saldo di cui sopra va intorno, più o meno, a una ventina di milioni (LEGGI QUI).

Non che la Fiorentina dovesse rovinarsi, sia chiaro, ma certamente qualcosa di più ci si poteva attendere. Tanto più dopo rassicurazioni sul fronte dei titolari da trattanere (poi smentite con la partenza di Alonso) e il conseguente malumore di Paulo Sousa. Niente sorprese, insomma, nemmeno sul fil di lana. Nè Sportiello (trattato a oltranza, con il portiere che fino alle 20:30 si augurava una chiusura positiva della trattativa) nè tantomeno Obiang, tolto dal mercato dal West Ham a serata inoltrata. 

Oggi Corvino racconterà la sua versione in sala stampa, ma è difficile immaginare come la piazza fiorentina possa prendere l'ennesima speranza vana. Perchè dal campo ci auguriamo possano arrivare buoni incassi dalle scommesse di Corvino (anche se resta da capire come le gestirà Sousa) ma alla tifoseria qualcosa in più doveva essere concesso. Non diciamo un sogno, ma almeno una speranza. 

E poi, una nuova sessione di calciomercato chiusa in attivo, si sposa male con la voglia di migliorare la squadra rilanciata da Cognigni a inizio estate, o dallo stesso Corvino che nel giorno della sua presentazione raccontò di essere tornato "per vincere". La stagione, è questo l'auspicio, magari ci smentirà. Ma certamente da questo mercato estivo arrivano i soliti accordi, gli stessi ritornelli dell'ultimo anno e mezzo. E la canzone in questione suona sempre allo stesso modo.