SOLUZIONE PONTE?

19.01.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SOLUZIONE PONTE?
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

È sempre e comunque il futuro di Kalinic a tenere banco. Va in archivio un'altra giornata campale, con Corvino impegnato in quel di Milano e con il d.s. Freitas che da Firenze, a margine della presentazione di Sportiello, racconta di una Fiorentina "pronta a qualsiasi evenienza". L'evenienza, per la cronaca, è la partenza di Kalinic verso la Cina, ipotesi quest'ultima che si fa sempre più concreta ora dopo ora. 

Intanto nella serata di ieri a Milano è arrivato anche Fali Ramadani, agente e intermediario vicino ai viola ma anche allo stesso entourage di Kalinic. Oltre a lui, e a Corvino, nell'albergo milanese del centro è stato avvistato anche l'emissario del Tianjin, al secolo Davide Lippi. Se non è stato un primo summit poco ci manca. Sul tavolo ci sono i 38/40 milioni offerti dai cinesi alla Fiorentina, e gli oltre 10 annuali per 4 stagioni promessi all'attaccante croato

Cifre che farebbero vacillare chiunque, anche la Fiorentina che avrebbe posto una clausola da 50 milioni di euro e anche lo stesso Kalinic che probabilmente, per sciogliere ogni ultima riserva, vorrebbe un ulteriore rialzo. Forse anche per questo, e per la stessa presenza di Ramadani, è tornata a surriscaldarsi la pista Seferovic. Lo svizzero è promesso sposo del Benfica, ma il suo trasferimento potrebbe concretizzarsi soltanto a giugno, consentendo alla Fiorentina di metterlo a disposizione di Sousa con un prestito per i prossimi sei mesi. L'alternativa a quello che sarebbe il ritorno in viola di Seferovic sarebbe invece il romeno Andone del Deportivo La Coruna. 

In pratica i viola starebbero seriamente pensando a una soluzione "ponte", con il conseguente reinvestimento dei soldi in arrivo dalla Cina da posticipare alla prossima estate. Quando, di fatto, Corvino promette una vera e propria rivoluzione, allenatore incluso. Certamente una scelta destinata a far discutere e soprattutto a creare malumori in una tifoseria già messa a dura prova dalle ultime 3 finestre di trattative. Nelle quali, per inciso, il big di turno se n'è andato senza che arrivasse un sostituto all'altezza. Eppure, il gran finale di un caso di mercato che difficilmente scorderemo potrebbe essere proprio questo