PASSI IN AVANTI NELLA MUTAZIONE

26.09.2016 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PASSI IN AVANTI NELLA MUTAZIONE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2016

Serve gioco forza cominciare dalla fine per analizzare a fondo le sensazioni del dopo Milan. L'azione che ha chiuso la gara di ieri farà ancora discutere, statene certi, ma l'entrata disperata di Tomovic sembra avvenire ben fuori dall'area di rigore. E se proprio vogliamo dirla tutta, nella scelta finale di Orsato di non fischiare il fallo su Adriano, probabilmente pesa il fallo subito da Kalinic nella ripartenza finale dei rossoneri. 

Questo per dire che, soltanto in quei minuti di recupero, la Fiorentina ha rischiato di cedere il passo al Milan. Prima la squadra di Sousa aveva fatto la partita, comandando anche il gioco grazie a un Sanchez sempre più determinante in mezzo al campo, ma anche con le ritrovate prestazioni di Milic e Bernardeschi sulle corsie esterne. Altrettanto bene è andata la difesa, in particolare con Salcedo, ma anche con Gonzalo e Tomovic che hanno comunque tenuto botta. 

Quel che non è funzionato, allora, è inevitabilmente il reparto offensivo. Nel quale Ilicic si è ritrovato al primo errore dal dischetto dopo svariato tempo, e dove Kalinic non riesce a sfruttare le (poche) occasioni che capitano. Quanto a Borja Valero lo spagnolo è invece apparso in ripresa, e c'è voluto un gran Donnarumma per negargli la gioia del gol nella ripresa. Aspetti che pesano sul risultato finale, confermati da un unico gol segnato su azione (quello di Babacar a Udine) ma leniti da una manovra che è apparsa più funzionale e più fluida rispetto alle ultime uscite. 

Vale prendersi il ritorno a un gioco più rapido, perciò, e le indicazioni positive che ieri sera alla fine hanno riguardato un po' tutti. Anche lo stesso Tatarusanu, a tutt'oggi ancora imbattuto davanti ai propri tifosi. La mutazione di cui Sousa parlava soltanto 48 ore fa prosegue, la Fiorentina sta diventando più concreta e più attenta in difesa (i numeri lo confermano), non resta che attendere che là davanti gli attaccanti possano diventare più cattivi e incisivi.