UNA SETTIMANA DA "FENOMENO"...

25.03.2012 01:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
foto di Stefano Borgi
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© foto di Firenze Viola

Corsi e ricorsi storici. In una settimana (oggi e domenica 1° aprile) la Fiorentina affronta il Genoa a Marassi ed il Chievo al "Franchi", proprio come successe tre anni fa nel campionato 2008-2009. Più o meno coincidente anche il periodo (nel 2009 successe a fine febbraio, adesso siamo a fine marzo), ma la sequenza fu la stessa. Diversa, ahimè, la situazione psicologica e di classifica delle tre squadre in questione: allora Genoa e Fiorentina lottavano spalla a spalla per un posto in Champions League, mentre adesso si barcamenano a fondo classifica e lottano spalla a spalla... per non retrocedere. Più costante il Chievo, anche allora allenato da Di Carlo, che si mantiene dignitosamente a metà classifica, una sorta di miracolo per una realtà ridotta come quella clivense. Ciò che sorprende e che ci piace ricordare fu il risultato di quelle due partite e sopratutto come maturò. Cominciamo col dire che metteremmo la firma affinche si ripetesse pari pari la coppia di risultati del 2009: 3-3 tra Genoa e Fiorentina, vittoria dei viola sui gialloblù veronesi per 2-1. Quattro punti in due partite, manna per la Fiorentina di Delio Rossi che, di colpo, si troverebbe a 36... a soli 4 punti dall'agognata quota salvezza. Proseguiamo ricordando il dipanarsi dei due risultati, praticamente un record nella storia viola, tutti e due conseguiti ben oltre il 90'.

Ma andiamo con ordine: il pareggio del Ferraris e la vittoria del Franchi ebbero un solo nome e cognome...Adrian Mutu. Ecco perchè abbiamo titolato: "Una settimana da fenomeno", perchè il romeno sciorinò il meglio del suo repertorio fatto di tecnica, furbizia, cattiveria, determinazione, e perchè no...fortuna. E si sa, "fortuna audaces iuvat". Adrian Mutu, in quella settimana, audace lo fu davvero, a partire da quel 15 febbario 2009 quando in quel di Genova la Fiorentina si trovò sotto di tre reti dopo appena 55' (Thiago Motta, Milito e Palladino i marcatori), sotto in classifica scavalcato dal grifone in fuga verso la coppa dalle grandi orecchie. Per di più col morale sotto i tacchi, disintegrato dall'intensità di quel Genoa creatura di Giampiero Gasperini. Però i genoani avevano fatto i conti senza l'oste, senza Adrian Mutu, e mal gliene incolse. Siamo al 59', Mutu accorcia su rigore: Genoa-Fiorentina 3-1. 80', punizione dal limite, calcia il romeno, rimpallo sulla linea di porta e palla che varca fortunosamente la linea: Genoa-Fiorentina 3-2. 93', mischia al limite dell'area genoana, pallone sul destro del "fenomeno", tiro al giro e Rubinho è battuto. Genoa-Fiorentina 3-3, che sarà anche il risultato finale. Dopo che il pallone ha accarezzato dolcemente la rete rossoblù Rizzoli fischia la fine decretando il trionfo del romeno che, una volta di più, si mostra decisivo per le sorti della Fiorentina.

Sette giorni dopo si replica: arbitra Brighi di Cesena (lp stesso arbitro di oggi), Chievo in vantaggio al 12' del primo tempo con Morero. Pareggia Gilardino di testa al 27', fino al 94' quando sale in cattedra (per l'ennesima volta) Adrian Mutu: pallone vagante a centrocampo, il romeno vince un contrasto (più o meno correttamente), quindi Felipe Melo che allarga per Pasqual. Appoggio del terzino al limite dell'area per Bonazzoli, il centravanti di Asola difende la sfera, rimette per il "fenomeno" che dal limite spara con tutta la forza piegando le mani a Sorrentino. La Fiorentina vince, conquista altri tre punti fondamentali per la corsa Champions e (incredibile a dirsi) decide il rrisultato a suo favore ancora con un gol in piena zona Cesarini, per la seconda volta consecutiva in una settimana. Al 93' Mutu pareggia a genova, al 94' ancora Mutu piega il Chievo al "Franchi". Se non fu una settimana da fenomeno quella...

Da notare come in quelle due partite in campo ci fosse anche Stevan Jovetic. Il montenegrino, allora, era un novizio, che guardava Adrian come un miraggio, un esempio, di classe, determinazione, carattere... Ecco, ci auguriamo che Jo-Jo abbia fatto tesoro di quella magnifica accoppiata, certi che solo lui può tirar fuori la Fiorentina da questa situazione. Però ci viole una prodezza, una magia, un'impresa che solo Stevan è in grado di compiere...proprio come riuscì ad Adrian tre anni fa.