TUTTO SUL CENTROCAMPO, VARGAS AI TITOLI DI CODA
Si scalda il mercato per il centrocampo viola, con il DS Pradè che direttamente da Moglia conferma di avere molte trattative sotto stretta osservazione. Aquilani sembra passare da sogno irrealizzabile a concreta possibilità. Si avvicinano infatti le parti anche grazie al Liverpool che starebbe pensando ad una buonuscita di 5 milioni di euro per risparmiarne quasi 11 sull'ingaggio dell'ex romanista. A questo punto la Fiorentina si è fatta avanti direttamente col giocatore, con Pradè e Montella che lo stanno chiamando in continuazione per farlo sentire importante ed al centro di un nuovo progetto di rilancio. Il nodo ingaggio continua ad essere quello fondamentale, ma con un triennale da top player (parametri viola ovviamente, circa 2 milioni compresi i bonus), il giocatore può prendere l'aereo e atterrare direttamente a Peretola.
Il DS viola continua a tenere sotto controllo le situazioni di Gargano e Poli. Per il primo il Napoli conosce le possibilità viola, ed anche se continua a chiedere una cessione definitiva, potrebbe cambiare da un momento all'altro facendo accelerare la trattativa in un batter d'occhio. Per Poli invece la Juve sembra ormai essersi fatta da parte, visto che l'operazione poteva essere utile soltanto in chiave Jovetic. Pradè ci riproverà, passando direttamente da casa Samp. Per Ralf ancora non c'è accordo sull'ingaggio, ma la sensazione è che con una buona offerta, il brasiliano possa partire da un momento all'altro con direzione Italia.
In uscita chiuse tutte le piste che portavano ad una cessione di Cerci, ieri Pradè lo ha tolto definitivamente dal mercato. Discorso inverso per Vargas, che aspetterà a Firenze di conoscere il suo futuro, ovviamente lontano dalle rice dell'Arno. Le possibilità sono almeno tre: la prima è che il giocatore venga inserito nell'operazione Aquilani, la seconda è che si trovi una squadra disposta a sborsare circa sei milioni di euro per il suo cartellino (molto più probabile una pista estera); mentre la terza potrebbe essere un divorzio gratuito consensuale, un po' come accaduto nel recente passato per Mutu.