OCCORRE TEMPO PER DIVENTARE GRANDI
La sconfitta di domenica ha un po’ guastato il gustoso antipasto che il 2013 aveva offerto di sé.
Firenze gongolava, ignara delle insidie del campo, delle partite dal risultato scontato e dei rientri dalle vacanze: vere e proprie sabbie mobili per molti.
La testa di tanti tifosi è volata altrove, in una sorta di ubriacatura collettiva. Fino al fischio d’inizio di Fiorentina-Pescara in pochi avevano speso un pensiero per la partita.
Il brusco atterraggio, però, non deve portare al più cupo disfattismo che, come un fiume in piena, travolge tutto ciò che finora è stato fatto.
La rabbia per una preziosa occasione sprecata è tanta, fisiologica e comprensibile, ma deve essere metabolizzata in fretta, per non lasciare pericolose scorie.
In questo inizio di gennaio la Fiorentina ha lanciato messaggi importanti alla tifoseria e al campionato.
La Fiorentina sta dimostrando di non tirare i remi in barca, accontentandosi di essere la sorpresa della prima parte della stagione. Non ha alcuna intenzione di ridursi a fugace meteora, perché l’universo del calcio italiano ha spazio a volontà per ospitare una protagonista in più.
In un panorama in cui le altre stentano, arrancano e si fanno i conti in tasca, la Fiorentina sembra parlare un’altra lingua.
La Juventus si affanna a trovare l’agognato top player per l’attacco, il Milan vende e si ritrova un Boateng che sembra cogliere al balzo la palla dei deprecabili cori razzisti per mettere in discussione la sua permanenza alla corte del Diavolo, l’Inter liquida Sneijder e non va oltre l’usato sicuro Tommaso Rocchi.
A Firenze, invece, è arrivato Giuseppe Rossi: una bella scarica di adrenalina per la piazza ma, soprattutto, chiaro messaggio per le avversarie.
La Fiorentina prova a fare sul serio e il lavoro degli uomini mercato non finisce qui.
L’operazione Rossi è un piccolo capolavoro di lungimiranza e astuzia, spruzzata da quel pizzico di rischio che mette i brividi ma che, spesso, consente di concludere insperati affari.
Trattare il giocatore, una volta pienamente riconsegnato al campo, sarebbe stato molto più difficile e oneroso. Gennaio era il momento giusto per scommettitori abili come hanno dimostrato di essere Pradè e Macia fin da questa estate.
C’è tutto un girone di ritorno da affrontare e la Fiorentina si sta attrezzando per giocarselo al meglio. Certo, mancano altri tasselli importanti. Il centravanti rimane una priorità che la piazza avverte come assoluta ed impellente necessità.
Ciò che deve rasserenare i tifosi, nel breve e nel lungo periodo, è l’implicazione che si cela dietro l’arrivo di Giuseppe Rossi.
Firenze chiama e, ora, la stanno ad ascoltare. La società Viola, tornata ad essere credibile e convincente, ha ritrovato il proprio appeal: ha molto da offrire e il sì del talento nato nel New Jersey ne è lampante dimostrazione.
Sono avvertiti gli avversari, i giocatori che entrano nel mirino della Società e anche chi già indossa la maglia viola.
Se qualcuno pensa di meritare maggior gloria, fortuna e pecunia in altri lidi, valuti attentamente ciò che rischia di perdere per la strada.
La Fiorentina non è ancora una grande, ma sta studiando per diventarlo.
Le manca ancora un po’ di maturità e qualche pedina importante, ma la voglia di studiare non le difetta e i suoi “precettori” stanno lavorando per metterla in condizione di diplomarsi a pieni voti.