NAPPI, ED IL NUMERO DELLA "FOCA MONACA"

17.04.2012 01:49 di Stefano Borgi   vedi letture
foto di Stefano Borgi
foto di Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

Era il 17 aprile 1990, sul neutro di Perugia si disputa il ritorno della semifinale Uefa tra Fiorentina e Werder Brema. Marco Nappi, mosso da irrefrenabile anima circense, percorre 40 metri con la palla incollata alla testa "slalomeggiando" tra compagni ed avversari. Il numero è quello della "foca monaca", così in voga negli acquari di tutto il mondo. Su un rettangolo verde invece, in una partita ufficiale, si vede per la prima volta e quella prodezza, quel numero da equilibrista farà il giro del mondo. Stranezze del calcio: uno può vivere un'onesta carriera (come quella di Marco Nappi), in certi momenti anche buona (per lui sei anni al Genoa, tre nella Fiorentina, gioca 100 partite in serie A, realizza 15 gol), raggiungere addirittura una finale di coppa Uefa e poi per tutti sei quello del... numero della "Foca Monaca". Provare per credere. Qualsiasi intervista faccia Marco Nappi, ad un certo punto arriva il momento dell'amarcord, dell'immagine di quel Fiorentina-Werder Brema. Digiti su Google: "foca monaca", ed accanto al curioso animaletto ecco Marco Nappi accompagnato dai 27 secondi di filmato che lo ritraggono a naso all'insù mentre conduce, fiero, il pallone sulla fronte. Il terzo indizio che forma una prova? E' l'8 ottobre 2008 e durante il "Borgonovo day" si sfidano all'Artemio Franchi le vecchie glorie di Milan e Fiorentina. Tra i viola c'è anche Marco Nappi, mentre a bordo campo Stefano Borgonovo in carrozzina  compone con gli occhi frasi che vengono riprodotte sul tabellone elettronico. Una di queste recita: "dai Marco, facci il numero della foca monaca!" Incredibile, anche il suo amico Stefano Borgonovo gli chiede il numero che lo ha reso famoso. Più di tutto, più di qualsiasi altra prodezza. E Marco ci sta, non la prende come una "diminutio", Marco sa che anche fra trent'anni (la buttiamo là...) la gente si ricorderà di Nappi come un buon attaccante, molto veloce (anche troppo, si diceva un tempo che andasse talmente veloce da scordarsi il pallone) sopratutto capace di fare 40 metri con la palla attaccata alla testa, in grado come nessun altro di fare il numero della... "foca monaca".

Piccolo flash-back ed una breve cronaca: quel 17 aprile Fiorentina e Werder Brema si giocavano l'accesso alla finale di coppa Uefa dove li attendeva la Juventus. All'andata era finita 1-1 con un gol (guarda caso) di "Nippo" Nappi (questo l'affettuoso soprannome che la Fiesole gli aveva affibbiato) a metà ripresa. Poi, al 91', ci penserà la solita papera di Marco Landucci, portiere dalle buone doti ma troppo discontinuo, a pareggare le sorti dell'incontro. Il ritorno sarà una gara dominata dalla paura: alla Fiorentina basta lo 0-0, Werder di contro all'arrembaggio incapace di perforare l'attenta difesa gigliata. Fino all'80', quando Nappi si esibisce, manda in delirio il pubblico, e fa capire che la serata è quella giusta, che la Fiorentina entrerà nella storia qualificandosi per la finalissima. Ahimè, all'inizio del secondo tempo, il portiere tedesco Reck, proprio sotto alla curva dei tifosi gigliati, verrà aggredito nell'atto di sciogliere una sciarpa viola dalla rete di porta. Il lungo estremo difensore teutonico si lascerà cadere esanime, l'arbitro segna tutto sul referto ed il campo di Perugia viene squalificato. Risultato: la finale con la Juventus si giocherà ad Avellino, notoriamente feudo juventino, e la coppa prenderà la strada di Torino. Ma questa è un'altra storia...

Resta la favola di "Nippo" Nappi ed il numero della "Foca monaca". E siamo oltremodo felici di riprendere la normale stesura dello "Zibaldone", dopo la tragedia Morosini, celebrando le gesta di un cuore d'oro come Nappi. Eh già, perchè... "forse non tutti sanno che" Marco Nappi è uno dei migliori amici di Stefano Borgonovo, e per lui il 27 marzo 2009 organizzò al Ferraris di Genova "Uniti contro la SLA", un derby benefico tra Sampdoria e Genoa, il cui ricavato andò devoluto per la ricerca contro la "stronza". Chapeau a Marco. Non di meno, insieme all'ex-viola Armando Ferroni, Nappi ha costituito la scuola calcio A.s.d Figenpa a Genova. Insomma, Marco Nappi personaggio positivo da qualunque parte lo si guardi: con i bambini e con chi ha bisogno. Altro che "foca monaca"...